Trombetti: la scelta di ridimensionamento di De Laurentiis è la migliore che potesse fare

Su Repubblica: “una società come il Napoli non è detto che con un bilancio in ordine risulti vincente. Ma senza un bilancio in ordine è certamente perdente”

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Su Repubblica Napoli Guido Trombetti scrive della rivoluzione in atto nel Napoli da parte di Aurelio De Laurentiis. Il presidente ha capito che il ciclo è finito. E ha trovato la forza di intervire prima che la fine del ciclo, come è accaduto per il Napoli di Maradona, coincida con l’inizio della rovina.

“De Laurentiis questa forza sembra averla trovata. E si avvia a mettere in soffitta a colpi di accetta il Napoli, poco vincente ma certamente glorioso, costruito da Benitez. Ed esaltato da Sarri. Forse il presidente si è deciso un poco in ritardo. Forse doveva farlo già dal primo anno di Ancelotti. Ma poco male. L’importante è che abbia messo mano alla ristrutturazione della squadra”

L’anno prossimo andranno via Callejon, Mertens, Koulibaly, Fabian e Allan e forse anche qualche altro leader dell’ammutinamento.

“Fino ad ora tutti i segnali parlano di una rivoluzione anche nel senso di un ridimensionamento della squadra”.

Lo dicono i nomi dei nuovi acquisti, come Demme, Lobotka e Politano. Giocatori di buon livello, affidabili, scrive Trombetti, ma certo non campioni sui quali puntare per grandi obiettivi. Così come i nomi che dovrebbero arrivare dal Verona.

“La società ha scelto uomini il cui ingaggio è di 1,5/2 milioni l’anno. Quelli in partenza sono giocatori da 4/5 ml l’anno. Queste cifre da sole rimarcano la differenza di qualità tra gli attori in uscita e quelli in entrata”.

Trombetti difende la scelta del presidente.

“A mio avviso De Laurentiis sta facendo, ancora una volta, il meglio che si possa fare. Intanto blindare la società dal punto di vista del bilancio. Ridimensionando le spese correnti. Cioè il monte ingaggi. In previsione di una stagione senza gli introiti della Champions. Ed è bene che i tifosi capiscano una cosa elementare: una società come il Napoli non è detto che con un bilancio in ordine risulti vincente. Ma senza un bilancio in ordine è certamente perdente”.

Quale sarà il futuro del Napoli, allora? La speranza di Trombetti è che

“a giugno il Napoli, forte dell’introito certamente rilevante ottenuto dalle cessioni eccellenti, possa aggiungere agli operai specializzati acquistati a gennaio qualche top player. Mettendosi così in condizione di competere per un posto in Champions. E lo scudetto? Con serietà lo dobbiamo considerare un sogno rinviato a tempi migliori”.

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