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Lettera aperta ai giocatori del Napoli

Ci avete svuotati, ci avete tolto la gioia. Chi siete? Chi volete essere? Siate all’altezza, se non dei nostri sogni, della nostra dignità

Lettera aperta ai giocatori del Napoli

Ci avete svuotati, ci avete tolto la gioia, ci raccontate parole che non riconosciamo, balbettii da liceali impreparati davanti ad una versione di greco. Ci avete tolto la forza di difendervi, di capirvi, di ascoltarvi.

Chi siete? Chi volete essere? Dove sono andati i vostri salti sotto la curva, la città da difendere, la voglia di riscatto, la simbiotica volontà di coprirci le spalle e colpire senza tregua, fino all’ultimo per provare ad emozionarci assieme.

Dove siete? Ci volete ancora dare a bere la storiella dei moduli? La storiella degli incompresi dagli allenatori? Ci volete ancora lasciare in pasto a quattro sciacalli mediatici che non aspettavano altro? Qual è il vostro problema, perché nessuno ci ha mai creduto alla storia della squadra non all’altezza, proprio no! La società? Le multe? Parlate, andate in conferenza e sputtanate se è il caso tutto e tutti, ma smettetela di avvelenarci l’amore che proviamo per questa maglia.

Non lo meritiamo, non lo accettiamo, non ve lo perdoneremo mai. Avete la responsabilità di rappresentarci e il privilegio di onorare chi vi affida talvolta l’unico barlume di serenità settimanale. Avete la responsabilità di chi cresce con in casa sempre qualcosa di azzurro, di chi sta scioperando da mesi per il solo diritto di potervi sostenere. Avete la responsabilità di un popolo che vive da anni insultato in ogni stadio, e di quello che vi aspetta in altre città per potervi sostenere, a Sassuolo, a Bologna, a Bergamo, a Milano, a Torino.

Il Napoli è uno stato d’animo, non è una squadra di calcio. Voi davvero pensate che a farci male siano i risultati? No, non lo sono, abbiamo sempre vinto poco.

Ciò che ci disarma sono le vostre facce, le vostre pallide reazioni, le vostre anime lontane da noi, chissà dove, altrove.

E allora abbiate il coraggio di andarvene, abbiate il coraggio di lasciarci, perché le storie finiscono ma il rispetto deve restare. Ci avete svuotati, ci avete schiaffeggiati, storditi e la paura più grande non viene dalla classifica ma dalla consapevolezza di un abbandono che non ci meritiamo.
Siate all’altezza, se non dei nostri sogni, della nostra dignità, quella di un popolo che nonostante tutto, la domenica vi chiede solo di soffrire con lui.

Forza Napoli Sempre e Comunque

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