Con la vittoria sui bianconeri ha riaperto il campionato. Rifiutato dal Milan, ha stregato i critici con la riorganizzazione della difesa e la neutralizzazione dell’attacco bianconero
“San Gennaro (Gattuso) da Corigliano Calabro è il nuovo santo protettore della sfida scudetto. Ha compiuto un mezzo miracolo calcistico. Ha evitato cioè che il duello tricolore che ha reso fin qui attraente il nostro calcio, nel passato dominato dalla dittatura juventina, si concludesse, prematuramente, in una tiepida notte di fine gennaio a Napoli e ha indicato ai rivali già rassegnati, come Inter e Lazio in particolare, la strada attraverso la quale è possibile togliere acqua al mulino di Sarri riducendo alla sete il suo famosissimo tridente d’attacco”.
Lo scrive Franco Ordine su Il Giornale. Sono due i risultati del lavoro di Gattuso che hanno incantato i critici. Innanzitutto la difesa riorganizzata, con Manolas regista. E poi essere riuscito ad occupare
“gli spazi della propria metà-campo impedendo le linee di passaggio alla Juve, trovate in altre cento occasioni, rendendo così sterile ogni iniziativa e riducendo il numero dei tiri in porta a un dato insignificante”.
Dopo la vittoria di domenica, scrive Ordine, il viso e i gesti di Gattuso parlavano per lui.
“Raccontavano delle sofferenze patite nei precedenti turni scanditi da quattro sconfitte domestiche consecutive”.
Anche al Milan fu chiamato in un momento difficile, per sostituire Montella. E riuscì a raddrizzare la squadra e portarla, dopo 18 mesi, ad un punto solo dalla Champions League. Se non fosse arrivato il litigio con Leonardo e Maldini e il dissenso con la società, Gattuso sarebbe rimasto ancora.
