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Star Wars, un film che funziona per tutte le età

Si sceglie la Forza chiara perché si sente di appartenere ad un qualcosa che sfugge ai legami di sangue e di appartenenza familiare

Star Wars, un film che funziona per tutte le età

Viaggio nell’Italia dei seguaci della Forza. Un mercoledì 18 dicembre prenatalizio per vedere “Star wars – The rise of Skywalker”. In anteprima mondiale proprio nel nostro Paese, la nona puntata della saga infinita iniziata nel 1977 con l’intuizione di Georges Lucas.

Padri e figli a braccetto: un ragazzo che potrebbe avere 9 o 10 anni che cita uno zio che lo ha introdotto alla conoscenza della serie. Ragazzi che ignari della crisi delle sale cinematografiche hanno prenotato per timore di restare a bocca asciutta. Quando dal grande schermo appare il logo “Star wars” con il primo rullo didascalico parte l’appaluso. Erano due anni – da “Gli ultimi Jedi” – che aspettavano l’ultimo atto della trilogia sequel. Eppoi via a quell’ininterrotta temperie narrativa che vede il ritorno dell’imperatore Palpatine (Ian McDiarmid) che ancora in vita grazie alla morte oscura vorrebbe fare rivivere l’impero Galattico con l’ausilio di Kylo Ren (Adam Driver) che spedisce per uccidere Rey (Daisy Ridley) che si sta allenando con il generale Leia Organa (Carrie Fisher) per diventare una Jedi.

La giovane senza cognome perché abbandonata dai genitori si mette alla ricerca di un puntatore Sith che potrebbe condurla al pianeta di Palpatine. Nell’impresa è accompagnata da Poe Dameron (Oscar Isaac), Finn (John Boyega), C-3PO (Anthony Daniels), R2-D2, BB-8 e Chewbecca (Joonas Suotamo). Nel mezzo di un duello con Kylo Ren, Rey apprende la sua discendenza da Palpitine e si ritira per evitare di integrarne la profezia. Poi trovata la copia del puntatore Sith – dopo un colloquio chiarificatore con il fantasma della forza di Luke Skywalker (Mark Hamill) – si decide allo scontro finale con Palpatine.

Lasciamo a chi vorrà andare al cinema il finale, per gli spoiler su Internet c’è grande spazio. A noi interessa stabilire il perché del successo di questa serie che ha la regia di J.J.Abrams che ne ha scritto la sceneggiatura con Chris Terrio ed i costumi di Michael Kaplan.

In realtà Star Wars funziona a tutte le età perché è un meraviglioso esempio di gruppo variegato che si unisce in vista di un obiettivo comune. Si sceglie la Forza chiara perché si sente di appartenere ad un qualcosa che sfugge ai legami di sangue e di appartenenza familiare. Si esce da questa scelta con una nuova identità che crea nuovi legami più forti del sangue. E’ il nuovo mondo che nonostante resistenze piccole e bieche sta per concretizzarsi anche nella realtà nonostante spinte contro-ragione e contro la Storia (le storie).

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