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Sarri dubita del suo tridente: “Regge solo ad altissima intensità”

Domani l’anticipo con la Samp, poi la Supercoppa con la Lazio, ma il tecnico parla anche di Champions: “La grande paura al sorteggio era il Real Madrid”

Sarri dubita del suo tridente: “Regge solo ad altissima intensità”

“La grande paura era il Real Madrid”. Passata quella, e il sorteggio Champions, Sarri può concentrarsi sulla Samp, in uno stranissimo anticipo di mercoledì, e poi sulla Supercoppa “araba” contro la Lazio. E può lasciarsi andare al giochetto tattico che monopolizza le conferenze pre-partita della Juventus: tridente sì o tridente no?

“Il sistema di gioco che stiamo adottando è dispendioso e difficile da sostenere per 90 minuti. Si creano spazi ampi, non bisogna sostenere solo i tre giocatori offensivi. Fino a quando la pressione ci consente di andare a recuperare la palla persa è più facile. Con il tridente in campo serve pressare alto e grande applicazione mentale, come nel primo tempo con l’Udinese. In generale, i tre davanti stanno bene. Poi alcuni stano tornando dagli infortuni, come ad esempio Douglas Costa e Ramsey. Oggi parlerò con dottori e diretti interessati, perché devo ascoltare anche loro.
Quando ci sono quei tre davanti per noi è importante riconquistare la palla in alto e dare continuità all’attacco. Ci vuole grande applicazione e predisposizione mentale nell’andare subito a recuperare il pallone. Poi abbiamo visto domenica che finché riusciamo a stare altissimi e mantenere il possesso va tutto bene, poi quando abbassiamo l’intensità le cose cambiano”.

A proposito di cose che cambiano, la Lazio avrà più giorni di riposo per la Supercoppa.

“Mi dicono sempre che mi lamento. Il calendario è questo e va bene così. Se c’è stato un errore, è stato a monte, ovvero far giocare la Lazio lunedì. Avesse giocato sabato o domenica, avrebbe potuto giocare domani come noi”.
Nel frattempo c’è la Samp in ripresa.
“E’ una squadra che ha reagito ad un momento brutto. Hanno vinto il derby e sappiamo quanto ci tengono. Le squadre di Ranieri sono sempre difficili da affrontare, dobbiamo aspettarci una partita difficile e dobbiamo fare una prestazione di grande livello”.
Infine una battuta sulla nuova tribolata campagna anti-razzismo della Serie A:
“Di quanto viene detto su un titolo di giornale o su un dipinto, non mi frega niente. Io dico che è giusto sensibilizzare il mondo del calcio, che è già sensibile di suo. Parlo di allenatori, dirigenti e allenatori, è un mondo multirazziale da anni”.
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