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Spalletti napoleonico. Chiesa un filino meglio di Politano, o no?

Eurobestiario. Lucio in the sky canta l’inno con la mano sul petto ma nascosta sotto la giacca. Schienarumma in piena zona Cesarini

Spalletti napoleonico. Chiesa un filino meglio di Politano, o no?
Italy's head coach Luciano Spalletti reacts prior to the UEFA Euro 2024 Group B football match between Italy and Albania at the BVB Stadion in Dortmund on June 15, 2024. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

STRISCIA ROSSA. Il rosso continua a portare bene. Tre anni fa illuminò il cammino manciniano sino alla finale di Londra (Turchia, Svizzera, Galles, Austria, Belgio, Spagna). Tre anni dopo si ricomincia dal rosso albanese. Voto al colore – 10

Il PALTÒ DI NAPOLEONE. Lo spallettismo tricolore è Lucio in the sky che canta l’inno con la mano sul petto ma nascosta sotto la giacca. Spalletti come Napoleone Bonaparte. È l’immagine mameliana di questo Europeo, laddove nel 2021 gli ossessi Chiellini e Bonucci urlavano il verso “siam pronti alla morte”. Voto al paltò napoleonico – 8

INTER PIGLIATUTTO. Fanno tutto tre campioni d’Italia, nel bene e nel male. Dimarco fa segnare a tempo di record la sopravvalutata Albania, Bastoni raddrizza la partita e Barella fa il due a uno. Tutto in meno di venti minuti. E Barella è senza dubbio il migliore in campo, più di Chiesa (che noi tifosi azzurri ormai guardiamo con occhi amici, non più ostili. Per la serie: siamo tutti clericali). Voto al Biscione nerazzurro, senza dimenticare il palo di Frattesi – 9

CLERICALISMO DI DESTRA. A proposito di Chiesa: un filino meglio di Na-Politano. O no? Voto al giocatore – 7

CONTINUITÀ. Tre anni fa c’era il frattese, oggi Frattesi. Voto al destino – 9

SCAMACCA. L’unica cosa che stasera gli riesce è cantare correttamente il verso più ostico dell’inno, laddove c’è una battaglia di consonanti e vocali: “Stringiamci a coorte”. Non era facile. Bravo. Il voto è per il canto – 7

TRACCE ANTICHE. Jorginho da un lato, Hysaj dall’altro. Tracce di sarrismo. Il voto è alla memoria, non alla nostalgia – 7

L’EUROAPPUNTATO. Incredibile a dirsi, l’Euroappuntato è apparso il meno spallettiano di tutti, là dietro. Di Lorenzo ormai è un mistero per sé e per gli altri. Stronzate a parte. Il voto è di attesa e di fiducia – 6

ALBANO-LAZIALE (CON IL TRATTINO). In tribuna a Dortmund c’è finanche il Ministro-Cognato d’Italia Francesco Lollobrigida. E il pensiero corre subito al suo portavoce dimessosi per le chat con Diabolik, il narco-ultrà della Lazio. Si chiama, l’ex portavoce, Paolo Signorelli ed è nipote omonimo del noto ideologo del terrorismo neofascista. Tra le altre cose, nella corrispondenza con Diabolik, Signorelli junior esultava per l’assoluzione di Elvis Demce, boss degli albanesi nella Capitale: “Ma hanno assolto Elvis? Fantastico daje”. Demce e i suoi venivano così descritti da Massimo Carminati, uno molto esperto della materia: “So’ brutti forti, compà”. Voto alla passerella del Cognato, con tanto di cappellino italico – 3

SOCIALISMO. In tribuna, ovviamente, anche il premier albanese Edi Rama, socialista ma amico della famiglia dei Fratelli d’Italia, da Giorgia e Arianna al citato Lollo. Un’amicizia sigillata pure dai centri migranti dislocati in Albania dal governo italiano, a spese nostre. In campo, invece, c’era Hoxha, solo omonimo dell’inventore del comunismo albanese autarchico e stalinista. Voto alla confusione politica – 4

DORTMUND. Provincia di Tirana. Voto al tifo rosso – 8

SCHIENARUMMA. Lo stabiese Gigione salva di schiena, in piena zona Cesarini. Voto alla ciorta – 8

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