Ha chiesto e ottenuto un contratto lungo (fino al 2024) perché vuole un progetto di crescita del club. Proprio quel che desiderava l’Everton che vuole entrare tra i primi sette della Premier
Sono due le condizioni che Carlo Ancelotti ha posto alla dirigenza dell’Everton: un contratto a lunga scadenza, sinonimo di progetto e programmazione, e l’assicurazione che ci saranno investimenti importanti nella prossima campagna acquisti estiva. Il contratto di Ancelotti è fino al 2024. L’allenatore ha voglia di contribuire alla crescita del club e della squadra. È uno dei motivi che lo avevano spinto ad accettare il Napoli.
L’Everton è sì un club che oogi naviga in zona retrocessione – ha appena tre punti di vantaggio sulla terzultima – ma è un club (come ha raccontato oggi la Gazzetta dello sport) che ha l’ambizione di entrare tra i primi sette della Premier.
L’altro club di Everton non si è fatto sfuggire la chance di portare in panchina uno dei tecnici più titolati al mondo. E lo ha ricoperto di sterline. Per Ancelotti è pronto un contratto da 11,5 milioni (lordi) di sterline cui vanno aggiunti i 2,5 milioni in cado di salvezza dell’Everton.
Un contratto quindi di 14 milioni lordi di sterline che fanno all’incirca 16,5 milioni lordi di euro a stagione. Superiamo gli 8 milioni di euro netti. Ancelotti diventa così il quarto allenatore più pagato della Premier, dietro i 20 milioni di sterline (lordi) di Guardiola, i 15 di Mourinho e Klopp. La tabella è del Sun.
Ancelotti ha capito che non vale la pena andare incontro a un club. Bisogna farsi pagare quanto si vale.