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Mandzukic, chi l’ha visto? Alla Juve nessuno è indispensabile, ma Mario è nella storia

Sul Foglio Sportivo Roberto Perrone si chiede che fine abbia fatto un giocatore così determinante. L’unico tra gli esuberi estivi finito ai margini e ormai destinato a partire a gennaio

Mandzukic, chi l’ha visto? Alla Juve nessuno è indispensabile, ma Mario è nella storia

Sul Foglio Sportivo, Roberto Perrone si interroga sulla misteriosa scomparsa di Mario Mandzukic, centravanti della Juventus. Dov’è finito?

Ha un contratto con la Juve fino al 2021. Quest’estate avrebbe dovuto essere venduto con Higuain, Dybala, Emre Can, Khedira e Matuidi, ma alla fine sono rimasti tutti. Lui però, a differenza dei compagni, che in un modo o nell’altro sono tornati utili, è finito nelle retrovie. Tra i panchinari bianconeri in tre occasioni, poi basta.

“In questo momento si sta allenando a Torino, con i servizi della società, ma fuori squadra. Per una sua scelta condivisa dal club. Mandzukic si è auto-escluso”.

Il club ha assecondato la sua volontà di non giocare

“per non trovarsi un giocatore scontento, senza convinzione, in gruppo”.

Evidentemente, scrive Perrone, il grado di scontentezza di Mario era più alto di quello di Emre Can. Neanche quando è stato escluso, come il collega, dalla lista Champions, Mario ha detto qualcosa.

Nel mercato di gennaio Mandzukic andrà via. La società vuole liberarsi di un contratto da 5 milioni l’anno e ricavare qualcosa dalla vendita. Si esclude il prestito.

La vicenda di Mario

“è emblematica della velocità del football moderno nell’erodere certezze, nel rendere precario chiunque nel giro di pochi mesi, nel pensionare carriere gloriose. Non è una critica, non è un rilievo negativo, è la constatazione di come gli spazi per recuperare siano sempre più ristretti”.

Vale anche il contrario, però, pensando a Higuain e Dybala, che addirittura hanno oscurato CR7, quando ad agosto nessuno ci avrebbe creduto.

Mario Mandzukic è stato un giocatore fondamentale per la Juve, da quando è arrivato nel 2015 fino al dicembre del 2018.

“Ha resistito, ritagliandosi uno spazio importante, accanto a Higuain prima e a Ronaldo poi”.

Ci è riuscito grazie ai gol, grazie al fatto di essere diventato “un pretoriano di Max Allegri” e alla capacità di trascinare la squadra con l’impegno. Di poche parole ma di molti fatti, scrive Perrone, ricordando tutti i suoi gol determinanti.

“Ovunque, ma alla Juve di più (è il segreto del suo successo), da sempre nessuno è indispensabile, Ronaldo a parte (per adesso) e in cima c’è chi viene giudicato poco utile alla causa. Restano riconoscenza, affetto e “torna a trovarci quando vuoi”. Dov’è Mario Mandzukic? Nella storia”.

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