“Soltanto schegge di sarrismo, nessuna traccia di spettacolo, numeri peggiori in tutto rispetto ad Allegri. Il dubbio è se questo gruppo abbia caratteristiche adatte”

La sconfitta con la Lazio, il secondo posto in classifica a due punti dall’Inter. Anche la Torino bianconera mugugna. Come scrive Antonio Barillà su La Stampa:
Ignorare, però, le incongruenze attuali della Juve sarebbe egualmente inopportuno, perché è innegabile, al di là della classifica – due punti dalla vetta, dopo quindici giornate, sono nulla e il primato nel girone di Champions abbaglia -, che il nuovo progetto è ancora arrotolato: soltanto schegge di sarrismo, nessuna traccia di spettacolo, numeri peggiori in tutto rispetto alla gestione di Massimiliano Allegri.
I numeri sono impietosi.
La Juventus di Sarri ha 7 punti di ritardo, insegue l’Inter (-2) mentre il predecessore di questi tempi guidava con 8 punti di vantaggio, ha segnato 6 gol in meno e ne ha subiti 7 in più. Sono 15 in 15 partite di campionato e nell’era degli otto scudetti non era mai successo (l’ultima volta fu nel 2010 con Del Neri).
“Il dubbio – scrive il quotidiano – è se questo gruppo abbia caratteristiche adatte. Il rischio è quello di pagare due allenatori
per non cambiare nulla”.
“Nessun dramma, ma i numeri sono chiari. E le spiegazioni semplici come il calcio che predicava Allegri e al quale Sarri, intelligentemente, aspettando tempi migliori, s’è uniformato”.