Il tecnico tedesco prolunga il contratto coi Reds e tesse le lodi del club: “Ho visto l’impegno della proprietà in ogni aspetto. Non potevo pensare di andarmene”
Si sono abbracciati due volte in questa Champions. Ancelotti ha battuto Klopp, poi hanno pareggiato. Si sono qualificati entrambi agli ottavi. Amici, uniti anche dalla grandezza dei loro palmares. Appena poche settimane fa. Ora Jurgen Klopp ha rinnovato il contratto con il Liverpool fino al 2024, Carlo Ancelotti è stato esonerato.
Basta leggere le dichiarazioni del tecnico tedesco, sembrano scritte in una realtà parallela e opposta a quella nella quale il tecnico del Napoli è stato licenziato per far posto a Rino Gattuso: la “cronaca di un mondo idilliaco” che poteva essere e che qui non è stato.
Klopp in quattro anni, ha portato i Reds in finale di Europa League (persa con il Siviglia), poi in finale di Champions League (persa con il Real Madrid) e poi al successo continentale l’anno scontro il Tottenham. Ora il Liverpool è primo in Premier League con 8 punti di vantaggio sul Leicester ed è agli ottavi di Champions, dopo aver incrociato il Napoli nel girone. Il club se lo tiene stretto. E lui è contento così:
“Per me personalmente questa è una dichiarazione di intenti, che si basa sulla mia conoscenza di ciò che noi come club abbiamo raggiunto finora e di ciò che è ancora lì davanti a noi. Quando vedo lo sviluppo del club e il lavoro collaborativo che continua a svolgersi, sento che il mio contributo potrà solo crescere. La gente vede ciò che accade in campo come misura dei nostri progressi, e sebbene sia la misura migliore non è l’unica. Ho visto l’impegno della proprietà in ogni aspetto. Questo club è un posto così bello, non potevo pensare di andarmene”.
Difficile non pensare ad Ancelotti, e al Napoli.
Happy Friday, Reds! ??? pic.twitter.com/7qUWOsszb6
— Liverpool FC (@LFC) December 13, 2019
