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Gazzetta: Ancelotti non ha digerito che il suo staff sia stato giudicato sulla base della parentela

Se il Napoli ha perso in casa contro il Cagliari o contro il Bologna, le responsabilità saranno mica state del vice-allenatore o del nutrizionista, no?

Gazzetta: Ancelotti non ha digerito che il suo staff sia stato giudicato sulla base della parentela

Carlo Ancelotti non ha parlato dell’esonero e neanche dei problemi nello spogliatoio, non una parola fuori posto in questi 50 giorni di crisi, come scrive oggi la Gazzetta dello Sport. Ma questo non significa che Carlo non sia nervoso, che non abbia delle recriminazioni da fare, soprattutto per le critiche al suo staff

Carlo Ancelotti alcune cose fatica a digerirle. Innanzitutto le critiche allo staff, in particolare al figlio Davide che è stato il suo vice anche al Real (dove ha vinto una Champions League) e al Bayern (dove ha conquistato la Bundesliga), e al genero Mino Fulco, che lavora con lui dai tempi di Madrid con il ruolo di nutrizionista. Al di là dei meriti professionali dei due (chiedere a campioni come Cristiano Ronaldo, Sergio Ramos, Marcelo o Lewandowski), a Carletto dà fastidio, per principio, che gli uomini siano giudicati sulla base della parentela e non delle capacità.

La Gazzetta non si ferma ad osservare però, ma commenta sull’assurdità delle voci che in questi giorni non hanno fatto altro che minare la serenità dello spogliatoio, perché non potevano certo influenzare il gioco in campo

E poi, siamo seri, se il Napoli ha perso in casa contro il Cagliari o contro il Bologna, le responsabilità saranno mica state del vice-allenatore o del nutrizionista, no? Eppure, nell’ultimo mese, i pettegolezzi e le malignità si sono moltiplicati e mai nessuno della società ha alzato la voce per scacciarli

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