Di Marzio (Sky): il duro attacco di Emery alle critiche sul suo inglese

"Il modo in cui mi esprimevo diventata un problema solo in occasione delle sconfitte. Nel primo anno abbiamo giocato bene e raggiunto la finale di Europa League"

attacco di Emery alle critiche sul suo inglese

Dura reazione dell’ex allenatore dell’Arsenal che dopo l’annuncio di Areta come sostituto non ha perso l’occasione per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe come riporta Gianluca Di Marzio. Non ha digerito le critiche che sono arrivate nei suoi confronti per l’inglese stentato che, a suo dire, è stato addotto come scusa nel momento in cui i risultati sono venuti a mancare

Il modo in cui mi esprimevo diventata un problema solo in occasione delle sconfitte, nella prima stagione infatti non importava a nessuno il mio inglese, perché le cose andavano bene e vincevamo. Nella mia carriera ho sempre cercato di parlare la lingua della squadra che alleno, perché considero la comunicazione con club e giocatori fondamentale. Ho sofferto molto, se ne sono accorte anche le persone vicino a me. Ma è normale, perché quando una squadra non vince, l’allenatore sta male. In situazioni del genere il manager è colui che rischia di più. Lo stesso direttore sportivo Sanllehi non ha nascosto la sua tristezza quando mi ha comunicato l’esonero”.

Emery non manca di rimarcare che nella passata stagione, sotto la sua guida i Gunners sono arrivati a giocare la finale di Europa League

“Nel primo anno abbiamo giocato bene e raggiunto la finale di Europa League, restando in corsa per la Champions fino all’ultima giornata di Premier. Un buon cammino che ha spinto il club anche a trattare con me il rinnovo. Quest’anno abbiamo iniziato in maniera positiva, arrivando pure al terzo posto. Poi le cose sono precipitate, la frustrazione è cresciuta e si è rotto tutto. All’improvviso non siamo stati più capaci di vincere una partita”.

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