Sono errori che hanno instillato nel progetto di De Laurentiis un malessere che ha infettato un meccanismo perfetto
Sul Corriere dello Sport il commento di Antonio Giordano sulla crisi in corso in casa Napoli. Sono stati commessi degli errori su cui occorre riflettere per il futuro, scrive.
L’ammutinamento è frutto di insoddisfazioni latenti.
“Però è chiaro, al di qua e al di là di ciò che suggerisce il campo, che stavolta nel Progetto s’è intrufolato un batterio e ha infettato quel meccanismo perfetto che da 15 anni De Laurentiis ha elevato a modello. È ormai prova provata, in questo calcio opulento e tentatore più di quanto non lo fosse quello nel secolo scorso, che va evitato il rischio di trovarsi con calciatori in prossimità di scadenza, immediata o distante appena dodici mesi”.
E invece è successo con Mertens e Callejon. Ma anche con Hysah, Milik e Zielinski. Bisogna riflettere anche
“sullo sforzo esemplare di resistere ad oltranza ad offerte indecenti che finiscono comunque per lasciare in eredità un malessere intestino poi da fronteggiare”.
I no di De Laurentiis agli 80 milioni offerti dal Psg per Allan e ai 108 del Manchester United per Koulibaly
“hanno avuto il potere di trasmettere la forza di un club deciso a qualsiasi sacrificio pur di non disperdere il proprio patrimonio tecnico, ma hanno costretto il Napoli ad avvitarsi su se stesso, a scorgere – per un po’ – il malanimo di chi ha intuito di aver visto passare sotto al proprio naso la carrozza reale, sfilata però via inconsciamente nel rimpianto”.
