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Accordo di governo in Spagna, potrebbe (ri)nascere la nazionale Basca

La Roja di Luis Enrique perderebbe per esempio Iñigo Martínez e Oyarzabal. E nella selezione Euskadi ci sarebbe anche Llorente

Accordo di governo in Spagna, potrebbe (ri)nascere la nazionale Basca

Kepa o Unai Simón in porta. Odriozola, Unai Núñez, Iñigo Martínez e Yuri Berchiche in difesa. A centrocampo Illarramendi, Dani García, Raúl García e Muniain. In attacco magari Oyarzabal e Iñaki Williams, ma anche Fernando Llorente. Poi in panchina i vari Aitor Fernández, Aritz Elustondo, Yeray Álvarez, Ander Capa, Mikel San José o Aritz Aduriz, e Javi Martínez. Depennarli dalla lista dei possibili convocati di Luis Enrique è un esercizio di stile, ma mica tanto. E’ la nazionale spagnola parallela, la nazionale Basca.

Potrebbe nascere a breve, grazie all’accordo di governo messo nero su bianco dal premier spagnolo ad interim, il socialista Pedro Sánchez, e il leader di Podemos, Pablo Iglesias, firmato ieri. Si chiama “Coalizione Progressista. Un nuovo accordo per la Spagna” e prevede tra le altre misure, all’articolo 11, l’impegno a promuovere le “riforme necessarie per adattare la struttura dello Stato al riconoscimento delle identità territoriali” e ad “aprire i canali per promuovere la rappresentanza internazionale di Euskadi” nelle competizioni sportive.

Ecco il punto: la nazionale Euskadi è più di una ipotesi. I Paesi Baschi sono sempre stati un mondo un po’ a parte, addirittura con uno sport nazionale tutto suo, la palla basca, e una visione del calcio diversa da quella catalana. Il pallone sbarcato con i marinai inglesi a Bilbao a fine ottocento è rimasto “anglosassone”, duro, col gusto della battaglia nel dna.
E la Nazionale basca non è un inedito, nel 1915 sfidò la Catalogna sul campo. Nel periodo tra le guerre per un anno ha partecipato persino al campionato messicano (1938-39). E dopo la “pausa forzata” del periodo franchista la selezione è rinata nel 1978, e dal 1993 la Federazione basca organizza nel periodo natalizio amichevoli contro nazionali “riconosciute”.
L’Athletic Bilbao tessera solo giocatori baschi o cresciuti nelle giovanili di club locali, e così facendo ha vinto otto volte la Liga, 23 Coppe nazionali, ed è l’unica squadra assieme a Real e Barcellona a non essere mai retrocessa.

Pichichi e Telmo Zarra hanno fatto la storia del calcio spagnolo e 9 dei migliori 30 marcatori della storia del campionato spagnolo sono Baschi. E nella Roja hanno giocato i vari Zubizarreta, Goikoetxea, Julio Salinas, Etxeberria, Julen Guerrero, Mendieta, Urzaiz e più recentemente i campioni del mondo Xabi Alonso e il “napoletano” Llorente.

Ora la politica apre uno spiraglio alle due nazionali spagnole.

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