L’ex arbitro promuove a pieni voti la direzione di gara che però commette un errore. C’è il rigore per fallo di mano di Callejon.
Marelli si è pronunciato sugli episodi di Roma-Napoli e il suo giudizio si riassume tutto nell’incipit
Ci saranno discussioni anche su questa partita ma saranno infondate (a parte un errore oggettivo sul quale non si può sorvolare).
Promosso a pieni voti Rocchi dunque, nonostante le tensioni che hanno preceduto il match per gli episodi di mercoledì
Nonostante le tensioni della vigilia, Rocchi esce dall’Olimpico con l’ennesima prestazione da incorniciare e con l’aiuto determinante dell’attentissimo VAR Aureliano (avrà un futuro in questo ruolo nel momento in cui verrà dismesso dalla CAN B per limiti di permanenza).
Ma veniamo agli episodi discussi: il tocco di braccio di Callejon al ’23 sanzionato con il primo rigore per la Roma
Braccio aderente al corpo?
Sì ma in questa dinamica non conta nulla. Quel che conta in questo caso è il fatto che Callejon muove chiaramente il braccio sinistro verso il pallone e lo controlla con lo stesso.
Rientriamo, dunque, nella fattispecie del fallo di mano volontario e che prescinde totalmente da posizione naturale o aumento del volume corporeo.
Il regolamento infatti non lascia più dubbi sulla volontarietà, come spiegato nella Regola 12
È un’infrazione se un calciatore: tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone
Al ’79 l’unico episodio che Marelli definisce errore di Rocchi
Lozano si avvicina all’area di rigore e cade a terra dopo un contatto con Veretout
La posizione di Rocchi è perfetta ma, in questo caso, anche l’arbitro fiorentino cade in un abbaglio
Fallo non voluto ma che c’è tutto (è un pestone sul piede sinistro dell’attaccante del Napoli).
Il VAR, come è chiaro dalla seconda immagine, non può nulla poiché il contatto è avvenuto fuori area. Manca, pertanto, una punizione diretta dal limite per il Napoli e l’ammonizione di Veretout (azione potenzialmente pericolosa).