Il Giornale: Ancelotti disse di no al Milan ma oggi potrebbe accettare di tornare

Anche per uno come lui è difficile mettere ordine nella polveriera Napoli, ma ha conservato il suo carisma e a Milano è sempre stato amato. Nonostante il Milan sia irriconoscibile, oggi ci penserebbe

Ancelotti

Domani, a San Siro, Ancelotti guiderà il Napoli contro il Milan, il suo vecchio amore, la squadra di cui è stato giocatore e allenatore. Per lui, scrive Il Giornale, ci saranno solo applausi. Ha lasciato bei ricordi e un rapporto di amicizia e stima sia con il club rossonero che con la squadra e la tifoseria.

Un rapporto ombelicale, come dimostra una frase pronunciata da Alessandro Nesta:

“Per lui ci saremmo buttati nel fuoco”

Ecco perché, scrive il quotidiano, non deve sorprendere se c’è chi ipotizza che Ancelotti possa tornare al Milan.

La partita di domani mette di fronte due squadre irriconoscibili. Il Milan ha una classifica deprimente. In panchina c’è Pioli, mentre i dirigenti sono alle prese con il mercato di gennaio per capire chi acquistare per risollevare le sorti della squadra (Ibrahimovic) e chi invece cedere perché ai margini.

Anche il Napoli non è più lo stesso. Doveva essere il rivale della Juve e invece, dopo l’ammutinamento per la questione del ritiro è una polveriera.

“Sette esponenti della rosa con il contratto in scadenza rappresentano un attentato alla serenità del gruppo che è e rimane abbarbicato alla sua guida spirituale e tecnica”.

E’ bastata la decisione del ritiro comunicata alla stampa prima che ai calciatori a far scoppiare la rivolta.

Ora anche per uno come Ancelotti è difficile rimettere insieme i pezzi e riportare la calma a Castel Volturno,

“dove è complicato persino tagliare l’erba dei campi di allenamento se per caso la pioggia dovesse farsi insistente per qualche giorno di seguito”.

A vantaggio di Ancelotti c’è che il Milan è solo un lontano parente di quello di prima, mentre il tecnico partenopeo ha conservato il carisma necessario a inchiodare Rizzoli e costringerlo ad ammettere l’errore.

Il designatore gli ha risposto con un capolavoro di astuzia,

“perché Ancelotti aggiunse «se c’è Orsato o Rocchi io accetto l’errore» ed ecco Orsato, designato per Milan-Napoli. “Che furbacchioni” deve aver pensato Carlo”.

A San Siro Ancelotti godrà di una particolare immunità. Da quelle parti hanno sempre detto che il tecnico non sarà mai considerato un avversario. Ai tempi, Fassone e Mirabelli andarono a Monaco a chiedergli di tornare e lui declinò l’invito. Oggi accetterebbe, nonostante il declino del Milan.

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