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Emilia Romagna, insulti razzisti al portiere. Lui getta i guanti per terra e abbandona il campo

E’ accaduto nella partita Bagnolese-Agazzanese di Eccellenza. La vittima è stato il portiere senegalese della squadra ospite, Omar Saidou Daffe

Emilia Romagna, insulti razzisti al portiere. Lui getta i guanti per terra e abbandona il campo

Sul Corriere dello Sport un episodio di razzismo accaduto in Emilia Romagna, durante una gara di Eccellenza.

La partita in questione è Bagnolese-Agazzanese, che si gioca a Bagnolo in Piano, a pochi chilometri da Reggio Emilia. Il campionato è quello di Eccellenza dell’Emilia Romagna, girone A.

Dagli spalti si levano pesanti insulti razzisti ai danni del portiere dell’Agazzanese, il ventisettenne di origini senegalesi Omar Saidou Daffe. Lui si arrabbia, perde le staffe. Si toglie i guanti, li getta per terra e se ne va.

Erano passati 25 minuti di gioco. L’arbitro bolognese Andrea Paccagnella, che probabilmente non aveva capito cosa stava accadendo né sentito gli insulti, gli è andato vicino per espellerlo, dopo che era uscito dal terreno di gioco. I compagni del portiere hanno chiesto la sospensione della gara.

Altri, scrive il quotidiano sportivo, hanno invece riferito di aver comunque sentito il triplice fischio dell’arbitro che forse ha deciso da solo il da farsi quando si è reso conto della situazione.

La partita è stata sospesa. Ora sarà il Giudice Sportivo a decidere cosa fare.

Scrive il Corriere dello Sport:

“In neanche mezz’ora c’erano stati un paio di contrasti di gioco tra il portiere e alcuni avversari con gli animi surriscaldati in campo e fuori. Pare che le urla razzista siano partite dalla tribuna della squadra di casa durante uno di questi episodi. E Daffe ha risposto gridando la rabbia e andandosene”.

Già lo scorso gennaio, Daffe era stato vittima di un simile episodio durante la gara tra Agazzanese e Piccardo Traversetolo. Anche in quel caso il portiere aveva sentito gli ululati e aveva deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto.

“Lui non vuole passarci sopra, insomma, e stavolta ha pensato di reagire in modo plateale aprendo un caso. Il giocatore è peraltro da anni presidente di un’associazione di volontariato che raccoglie e porta in Senegal beni di prima necessità e materiale sportivo per i bambini del luogo. Motivo in più per sentirsi colpito e dispiaciuto”.

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