La Juve di Sarri non è qualcosa che dev’essere ma qualcosa che già è. Il sarrismo bianconero è un gioco pratico e non fesso che comincia e finisce nelle caratteristiche dei giocatori quasi tutti campioni. E niente flipper
“La Juve di Sarri non è qualcosa che dev’essere ma qualcosa che già è. È questo, il sarrismo bianconero: un gioco pratico e non fesso, un modulo di puro realismo che comincia e finisce nelle caratteristiche dei giocatori, tanti, quasi tutti campioni. E niente flipper”.
È quanto scrive Maurizio Crosetti su Repubblica. La differenza tra Inter e Juve è tutta qui.
“Se l’Inter di Conte trasuda l’allenatore, lo respira, lo rumina e lo assimila, la Juve di Sarri lo annette, lo piega alla legge della vittoria. Il nuovo sarrismo e il contismo assoluto spaccano così il campionato”.
Sia il sarrismo che il contismo si affidano ai destini di quattro attaccanti. Due di questi, Dybala e Higuain, non avrebbero neppure dovuto esserci. Poi ci sono Lukaku, che prima non c’era e Lautaro, che “non era ancora così”.
Sarri e Conte sono diversissimi, scrive, ma forse non lo sono.
“Ci riempiamo occhi e bocca di teorie tattiche, per scoprire che l’Inter di Conte sembra assolutissimamente allenata da Conte, e la Juve idem. Squadre di puro spirito e talento individuale: non decidono venti metri di difesa più o meno alta, ma i gol nelle porte altrui”.
L’Inter ne ha segnati 29, la Juve 23 di cui 14 nei secondi tempi (7 in Champions) e 7 nell’ultimo quarto d’ora.
“la Juventus è una squadra abbastanza estrema, indomita nelle sue rimonte talvolta fortunate ma mai
casuali”.
