Sarri: «Io leggo, mi informo, eppure di questa nuova regola sui falli di mano non ho capito niente. A me l’arbitro piace quando arbitra, non quando parla con l’auricolare»
Ieri sia Conte sia Sarri si sono espressi sul Var, molto interessanti le dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter. Le riportiamo dalla Gazzetta.
Difficile dare consigli sul Var perché l’impressione è che non venga utilizzato nella stessa maniera da tutti e questo lascia perplessi. Per le cose grosse è sicuramente importante averla, visto che toglie errori. L’anno scorso ero più positivo, quest’anno non capisco il metro di giudizio con cui viene utilizzato e questo è un problema. C’è precarietà e instabilità: sicuramente non è facile fare l’arbitro, ma se lo fossi io mi metterei completamente nelle mani del Var, sapendo che c’è una struttura che può correggere i miei errori. Magari noi allenatori avessimo una tecnologia che corregge le nostre fesserie durante la partita. L’arbitro dovrebbe scendere in campo più sereno e prendere la decisione opportuna, sapendo che il Var la può aggiustare.
Sarri ha parlato della regola sui falli di mano.
Le regole sono queste in questo momento, non tutte completamente condivisibili compreso il nuovo regolamento sui falli di mano su cui ancora, nonostante io cerchi di leggere e informarmi, non ho capito niente.
Il Var?
A me piace più quando gli arbitri in campo arbitrano, ma è una opinione strettamente personale. Nel resto d’Europa se ne fa un uso molto più limitato. A me piace quando l’arbitro in campo arbitra. Quando lo vedo troppo parlare con l’auricolare mi piace meno.
