Il cambio modulo del Napoli, che sia 4-3-3 o 4-4-2, non risolve il problema fondamentale che è recuperare quei calciatori che non hanno reso secondo i valori e le aspettative
Siamo alla vigilia di un doppio appuntamento importantissimo per il Napoli, quello che si potrebbe definire la “resa dei conti”. Perché dai risultati del campo, soprattutto quello di Milano, dipende la possibilità di ricucire lo strappo che si è creato con i tifosi e il presidente De Laurentiis dopo l’ammutinamento al ritiro.
Tutti sembrano concentrati sul modulo che Ancelotti metterà in campo a Milano, tornerà al 4-3-3 o continuerà con il 4-4-2, come se vincere o perdere contro i rossoneri dipendesse da questi numeri. il Corriere dello Sport oggi scrive che ci sono, ovviamente, delle cose molto più importanti che l’allenatore è chiamato a fare prima della trasferta.
A Carletto toccherà recuperare gli uomini cardine della squadra che finora non hanno reso secondo i valori e le aspettative. Del tipo Koulibaly, a tratti svagato e anche nervoso, Allan, in fase calante dal precedente mercato di gennaio; Insigne, reduce proprio dal chiarimento con il tecnico ma non ancora sereno perché ferocemente e spesso ingenerosamente criticato dai tifosi; Lozano, l’uomo da 50 milioni di euro in cerca d’autore
