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Balotelli cacciato perché svogliato e per non aver gradito di essere finito tra le riserve

Per Cellino SuperMario non sorride più da Verona. Sarà l’inizio della fine del suo rapporto con il Brescia? Domani potrebbe non essere convocato o sedere in panchina

Balotelli cacciato perché svogliato e per non aver gradito di essere finito tra le riserve

Il caso dell’allontanamento di Balotelli dall’allenamento, anticipato ieri dal Giornale di Brescia, è oggi su tutti i quotidiani.

Quando mancava un quarto d’ora alla fine dell’allenamento, si è sentita la voce dell’allenatore Grosso che diceva:

“Mario, vai. Mario, vai!”

Intendeva negli spogliatoi. Dove Balo si è diretto subito, a testa bassa, a quanto raccontano i giornali. Dieci minuti per la doccia e via, sgommando, in auto, lontano dal centro sportivo.

I quotidiani sono più o meno unanimi nell’indicare come motivo della rottura l’indolenza mostrata da SuperMario in allenamento. Una svogliatezza che non è piaciuta al tecnico del Brescia, visto che in programma c’è la partita contro la Roma.

E non era il primo allenamento affrontato da Mario con sufficienza. La Gazzetta dello Sport scrive:

“È il culmine di una serie di allenamenti che al tecnico del Brescia non sono piaciuti. Svogliato, non sufficientemente sintonizzato sull’intensità richiesta dall’allenatore. Per questo è stato allontanato ieri pomeriggio. La sensazione che ha trasmesso Balotelli è stata di indolenza”.

Il Corriere della Sera scrive che secondo le indiscrezioni, il nervosismo del calciatore

“sarebbe nato dalla scelta di Grosso di inserirlo nella squadra delle riserve, che in allenamento avrebbe sfidato il potenziale undici titolare per la gara dell’Olimpico contro la Roma. Il giocatore, che già era stato sostituito all’intervallo di Brescia-Toro con la sua squadra in 10, non avrebbe quindi fatto nulla per nascondere il suo disappunto”.

Disappunto che si sarebbe manifestato, in prima battuta, scrive Repubblica, con un rimprovero a Magnani per un passaggio sbagliato. L’atteggiamento svogliato nella partitella in cui era finito tra le riserve è stato solo la conclusione di un allenamento evidentemente iniziato male.

Dopo l’accaduto, l’ufficio stampa del club ha minimizzato, spiegando che

“Balotelli è stato sostituito da Grosso durante le prove tattiche della partitella e ha raggiunto anzitempo gli spogliatoi”

e aggiungendo che

“neppure Tonali e Romulo stavano partecipando alla sessione”.

Secondo Tommaso Lorenzini, di Libero, sarebbe l’inizio della fine del rapporto di Balotelli con il Brescia.

Nelle prime giornate del campionato, quando SuperMario non poteva giocare perché scontava la squalifica, la squadra, allora diretta da Corini, portò a casa 6 punti in 4 partite (2 vittorie, 2 sconfitte). Quando Balotelli è tornato in campo, il Brescia ha totalizzato un solo punto in 7 gare: sette sconfitte, anche se Mario ha segnato 2 gol. Troppo poco, sia per la squadra che per lo stesso attaccante.

La Gazzetta riporta la prima dichiarazione di Cellino dopo l’allontanamento di Mario dall’allenamento:

“Non ero al campo, Grosso non mi ha chiamato, devo dedurre che non sia nulla di grave. In ogni caso dopo Verona Mario non ha più sorriso”

Forse è stata anche la notizia della decisione del giudice sportivo di sospendere la sanzione inflitta al Bentegodi a condizionare Balotelli. Certo è che adesso ci sono molti dubbi sulla sua presenza in campo contro la Roma.

Secondo il Corriere dello Sport, per lui all’Olimpico si prospetta la panchina ma non è improbabile che il suo nome non sia proprio inserito nella lista dei convocati.

Bisognerà vedere soprattutto come reagirà Balotelli. Se avrà capito la lezione, scrive la Gazzetta, dovrà dimostrarlo già da oggi, in caso contrario sarà solo il primo capitolo di un lungo addio.

 

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