Merito dell’allenatore Marsch. Con zero esperienza in Europa e un manipolo di giovani da tutto il mondo ha rifilato 6 gol al Genk e compiuto una straordinaria rimonta sul Liverpool
Sul Fatto Quotidiano, elogio di Paolo Ziliani per Jesse Marsch, 45enne allenatore del Salisburgo. Arrivato da pochi mesi, ha già conquistato il diritto di partecipare alla Champions League.
Non solo. Ha dimostrato che con buone idee e buoni giovani si possono affrontare anche le squadre più forti.
E’ la prima volta che il Salisburgo guadagna la Champions. Si è fatto eliminare ai preliminari per 11 stagioni consecutive. E’ riuscito ad arrivarci grazie a questo illustre sconosciuto, che in Europa non ha alcuna esperienza.
Eppure, la sua squadra ha rifilato 6 gol al Genk (la stessa squadra che ha bloccato il Napoli sullo 0-0) e poi, in casa del Liverpool, ha rimontato sulla squadra di Klopp campione d’Europa ben tre gol.
Lo ha fatto con un manipolo di debuttanti pescati in ogni angolo del mondo, scrive Ziliani. Che fa tutti i nomi. Vengono dallo Zambia, dalla Corea del Sud, dal Ghana, dalla Norvegia e dal Camerun. Dall’Ungheria e dal Giappone, dalla Danimarca e dall’Austria.
Hanno tutti tra i 18 e i 24 anni. Di esperienza, in squadra, ci sono solo il portiere Stankovic e i più stagionati Junuzovic e Ulmer.
Con questa squadra, ad Anfield Marsch
“ha lasciato gli amanti del calcio a bocca aperta”
Alla fine il Liverpool ha vinto grazie al gol di Salah, ma tutto si è svolto
“sotto lo sguardo incredulo di Jurgen Klopp che per la prima volta vedeva un avversario essere più Liverpool del Liverpool”.
La rimonta del Salisburgo prima della sconfitta finale non è avvenuta perché il Liverpool ha giocato male, ma perché la squadra di Marsch ha giocato meglio.
Merito dell’allenatore, che dimostra
“che con buone idee e buoni giovani puoi sfidare a duello anche i più bravi al mondo”.