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Sole 24 Ore: non solo Apple. A Napoli arrivano altri big dell’hi-tech

Pronti a insediare centri di innovazione Leonardo, Oracle e Amazon. Le Academy sono strategiche

Sole 24 Ore: non solo Apple. A Napoli arrivano altri big dell’hi-tech

Non più solo Apple. Nel poco universitario di San Giovanni a Teduccio si preparano a sbarcare anche altre multinazionali.

Ad esempio Leonardo, che avvierà proprio lì un centro di innovazione. Ma anche Oracle e Amazon, anche se per ora, scrive Il Sole 24 Ore, sono solo voci di trattative in corso.

I primi ad inaugurare il Campus sono state le matricole della Facoltà di Ingegneria, poi è stata la volta della Apple Academy, nel 2016. I diplomati suoi ad oggi sono 1000 provenienti da 40 Paesi diversi.

E ancora, hanno fatto rotta su Napoli le Academy di Cisco, Tim, Fs, Intesa San Paolo, Deloitte, Merck, alcuni già in ampliamento. Oltre al centro di servizi metrologici “Cesma” e l’incubatore d’impresa Campania New Steel.

Il Sole riporta alcune delle voci dei protagonisti, come quella di Enrico Mercadante, responsabile Innovation & Digital Transformation di Cisco Italia:

«Il nostro bilancio è molto positivo. Troviamo un ambiente stimolante, in cui imprese e istituzioni hanno interesse a mettersi in gioco. C’è una coralità che fa di Napoli una capitale europea dell’innovazione, alla pari di Berlino, Barcellona. Perciò noi continuiamo a investire qui».

Giorgio Ventre, direttore scientifico della Apple Academy, dichiara:

«Sia chiaro, non si partiva da zero. C’è da tempo un nocciolo duro di aziende ict nel Napoletano. Oggi abbiamo gli studenti di ingegneria informatica che trovano più facilmente lavoro, secondo Almalaurea».

Per l’assessore regionale Valeria Fascione le Academy sono strategiche:

«Poiché sono al tempo stesso luogo di ricerca e di sperimentazione. La Regione ci crede e investe per creare un competitivo hub internazionale della trasformazione digitale».

In totale, negli ultimi tre anni, la Regione ha stanziato 500 milioni di euro e questo ha sollecitato anche le imprese locali e di minori dimensioni, come Protom, Gematica, Bit4id, Graded, Tecno.

Napoli è diventata la terza città italiana per numero di startup (403). La parola d’ordine è contaminazione.

Il presidente del Digital Innovation Hub, Gino Nicolais, dichiara:

«Dobbiamo portare sul territorio grandi imprese e grandi centri di ricerca. Quelli che non dismettono mai e continuano a investire».

Intanto, è in costruzione il raddoppio del Polo di San Giovanni con un finanziamento di 70 milioni circa della programmazione europea 2014-2020.

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