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Marelli: “Sul rigore alla Juve c’è tutto il paradosso del protoccolo Var”

L’arbitro sul suo blog stronca l’operato di Giua in Juve-Genoa: l’espulsione di Cassata è inventata, e forse manca un rosso a Rugani

Marelli: “Sul rigore alla Juve c’è tutto il paradosso del protoccolo Var”

Mentre tutta l’attenzione mediatica finisce su Giacomelli e Napoli-Atalanta, c’è chi ha fatto persino peggio, in contemporanea. E’ l’arbitro Giua, sì: Juventus-Genoa.

Luca Marelli sul suo blog esamina la condotta di gara di questo “giovane a cui sarebbe servito almeno un altro anno in Serie B ma che è stato promosso un po’ a sorpresa”. Il risultato?

“Metro altalenante, scelte disciplinari incomprensibili, una costante sensazione di incertezza”.

Da Dybala a Ronaldo, Marelli entra nel dettaglio:

Primo episodio: Al 37′ ci sarebbe un cartellino rosso per Rugani, che perde un pallone nella propria metà campo e atterra Agudelo. Giua ammonisce soltanto. Per Marelli è “una chiara occasione da rete” ma il giallo ci può stare.

Fallo di Rugani

Ma è al 50′ che si consuma l’episodio meno pubblicizzato ma più “pesante” della condotta di Giua. Cassata, già ammonito in precedenza, strattona Dybala, e su “suggerimento” dell’attaccante bianconero viene ammonito e quindi espulso ”

“Togliamoci il dubbio: il contatto su Dybala c’è. Ma la difesa del Genoa è schierata, la porta è distante 35 metri almeno, senza fallo difficilmente Dybala avrebbe potuto mantenere il possesso del pallone. La seconda ammonizione non ha alcun elemento a supporto”.

Dybala esagera

Marelli “assolve” l’espulsione di Rabiot, e anche la non espulsione di Bentancur.

Al 94′ poi arriva il rigore del 2-1. Ronaldo se lo procura e lo segna. Il problema non è il fischio di Giua “che non ha alcun ostacolo visivo di fronte a sé”: “in campo fischiare il calcio di rigore per la dinamica dell’azione ci sta”. Il problema è il protocollo.

“Il VAR nulla può: per quanto si tratti di un contatto lievissimo, il contatto stesso c’è e, pertanto, il protocollo impedisce qualsiasi margine di intervento. La scelta del campo non può che essere confermata”.

Rigore su Ronaldo

Peccato che “il paradosso del protocollo” si manifesti due minuti dopo, quando Cuadrado in piena area di rigore allarga il braccio destro ed impatta il volto di Gumus. Contatto leggerissimo anche in questo caso ma, a differenza di quanto accaduto poco prima, Giua non fischia e, ovviamente, il VAR nulla può anche in questo caso: qualunque fosse stata la decisione, il protocollo non consentiva spazi di manovra.

Cuadrado

Ed ecco l’elefante nella stanza in tutto il suo ingomboro:

“O sono entrambi calci di rigore oppure nessuno dei due episodi è meritevole di massima punizione. La rigidità del protocollo, però, porta a questi estremi: in una metà campo un contatto leggero viene punito col calcio di rigore, nell’altra area nulla”.

“Oggettivamente così non si può andare avanti”, conclude Marelli.

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