Il Corriere Torino torna sull’episodio denunciato ieri. Le immagini provengono dall’impianto di ultima generazione del Ferraris
Ieri il Corriere Torino pubblicava la foto di un tifoso intento a mimare il gesto dell’aeroplanino, durante Samp-Torino. Un gesto oltraggioso per la memoria della tragedia di Superga. E ne chiedeva l’identificazione e il daspo.
Oggi apprendiamo, dallo stesso quotidiano, che la Samp ha girato alla questura i fotogrammi incriminati per avviare le indagini.
Il Corriere scrive che quello immortalato nella foto pubblicata ieri non era stato l’unico tifoso a mimare il gesto. Ce ne erano stati altri due, nella gradinata Nord dello stadio Ferraris.
La loro foto, spiega, non è stata pubblicata perché, troppo giovani, non possono sapere cosa stanno facendo, l’oltraggio, la valenza del gesto. Il che non li scusa, naturalmente, ma la loro minore età impone la non pubblicazione.
Quello immortalato nella foto pubblicata ieri, invece, era chiaramente maggiorenne, da qui la scelta di esporlo sulle pagine del quotidiano. Lui, scrive il Corriere,
“ha l’età per sapere quale mostruosità stava facendo”.
La Sampdoria fortunatamente è intervenuta subito.
Già domenica sera ha messo a disposizione della polizia le immagini raccolte da una delle 52 telecamere dell’impianto di sorveglianza del Ferraris, un impianto di ultima generazione, su cui hanno investito sia la Sampdoria che il Genoa.
Le immagini sono state messe a disposizione anche dello Slo, ovvero il delegato che ogni società deve avere, unico legittimato ad avere rapporti con la tifoseria. È stato proprio lui a consegnarle alla Digos di Genova, scrive il Corriere.
La Sampdoria intende collaborare attivamente con le forze dell’ordine per individuare il tifoso e punirlo.
Se è un abbonato, gli verrà sospeso l’abbonamento e gli sarà impedito di rinnovarlo. Se non lo è, non gli verranno più venduti i biglietti per entrare allo stadio.
Così come fatto dalla Juventus, per un gesto analogo all’Allianz Stadium.
Scrive il quotidiano:
“Al divieto di entrare allo stadio (temporaneo o definitivo) dovranno pensare le autorità competenti. La ricerca è già iniziata, e l’impressione è che possa essere breve. Non chiamatela caccia, perché le parole hanno un peso, devono essere maneggiate con cura. Come la Memoria”.
