ilNapolista

Jean Todt: “Correre è pericoloso. Ci vuole la superlicenza anche in F2 e F3”

Il Giornale intervista il presidente della Fia: “Dobbiamo intervenire sull’accesso alle monoposto. Chi corre deve andare all’università dei motori”

Jean Todt: “Correre è pericoloso. Ci vuole la superlicenza anche in F2 e F3”

Il Giornale intervista il presidente della Fia, Jean Todt. L’argomento sono soprattutto i tanti e gravi incidenti degli ultimi giorni in pista. Peroni in Formula 3 a Monza, la morte di Hubert a Spa, Correa che lotta tra la vita e la morte.

“E pensare che quando anni fa ho forzato per introdurre l’halo a protezione della testa, anche i piloti erano contro. Dopo quanto accaduto in Belgio stiamo indagando. C’è un’onda emozionale, lo capisco, ma non bisogna mai dimenticare che le corse e i motori sono pericolosi. Abbiamo fatto tanti progressi, ogni anno chiedo di preparare un dossier su tutti gli incidenti, quelli con gravi conseguenze e quelli no. In tutte le serie. Se pensiamo al ciclismo, negli ultimi 20 anni abbiamo avuto molti meno incidenti gravi e mortali rispetto a quella disciplina. Significa che abbiamo lavorato tanto e saremo sempre al lavoro, voglio che si intervenga ancora su tute, caschi, circuiti. Quanto accaduto a Spa è una sveglia per chi aveva dimenticato che l’automobilismo è pericoloso”.

La nuova generazione di piloti, cresciuta con i simulatori, ha una percezione diversa del rischio?

“Macchina o simulatore il pilota non cambia approccio: cerca il massimo sempre. Semmai dobbiamo intervenire sull’accesso alle monoposto. In F1 da anni è richiesta una superlicenza, in serie come F2 e F3 no. Dobbiamo metterla anche lì. E in molte altre. Serve andare all’università dei motori, passare gli esami, per correre ad alto livello”.

Il rallentatore in parabolica su cui è decollato Peroni?

“L’abbiamo fatto togliere subito”

ilnapolista © riproduzione riservata