Quello che emerge secondo Bandini è l’impotenza e l’incapacità da parte delle istituzioni calcistiche e degli stessi club, di rispondere e fermare il mondo ultras
Anche il Guardian riprende l’argomento dei cori razzisti all’indirizzo di Lukaku, e lo fa con un commento di Nicky Bandini: “Romelu Lukaku dell’Inter è l’ultima vittima della lealtà distorta degli ultras”
Lukaku, rammenta la giornalista, si è ambientato velocemente in serie A mettendo a segno due gol nelle prime due gare, ma altrettanto rapidamente ha dovuto ambientarsi ad alcuni dei peggiori elementi della cultura calcistica italiana.
La lettera degli ultras della Curva Nord, in difesa dei colleghi del Cagliari, ha spiegato al calciatore che questa è una consuetudine a cui dovrà abituarsi e in fretta, infatti non è questo di Lukaku il primo episodio in Italia.
Bandini ricorda che questa presunta fede calcistica che lega gli ultras alla propria squadra e talvolta venuta a mancare. Come quando a seguito degli insulti razzisti all’indirizzo di Koulibaly i tifosi nella partita successiva portarono in campo delle immagini del calciatore per sostenerlo e gli ultras si dissociarono.
Gli ultras hanno mostrato la loro fedeltà solo ai propri valori e ai propri eroi come nel caso dell’assassinio di Diabolik, diventato famoso per diversi episodi di violenza, a cui hanno tributato onori e coreografie.
Quella degli ultras è una narrazione che si lega alla politica di estrema destra: quando intimano a Lukaku di non accusarli perché insinuano che la loro libertà di parola è sotto attacco da parte di un’istituzione autoritaria.
Quello che emerge da quest’ennesimo episodio, secondo Bandini, è l’impotenza e l’incapacità da parte delle istituzioni calcistiche e degli stessi club, di rispondere e arginare il mondo ultras. L’Inter non ha in nessun modo risposto alla lettera della Curva Nord, mentre la Serie A si è limitata a comunicare che ha intenzione di lanciare una nuova iniziativa contro il razzismo con “l’obiettivo di rendere tutti i tifosi più consapevoli di questo delicato e importante problema”.
Ma, conclude Bandini, la consapevolezza difficilmente può essere il problema dopo una settimana in cui la storia si è diffusa in tutto il mondo.