La Guardia di Finanza di Genova sta eseguendo tre arresti e sei misure interdittive nei confronti di appartenenti ad Autostrade, Spea e di un consulente esterno alle società del gruppo Atlantia. Le misure sono relative all’inchiesta relativa alle false attestazioni sui controlli dei viadotti autostradali scaturita dall’indagine sul crollo del Ponte Morandi. Per intenderci, si riferiscono al fascicolo sul viadotto Pecetti, sulla A26 Genova-Gravellona Toce, e il viadotto Paolillo, sulla Napoli-Canosa.

Le misure riguardano personale di Autostrade e di Spea, la controllata che si occupa di monitoraggio e controlli sulla rete autostradale. Tre gli arresti domiciliari: Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco).

Le misure interdittive contemplano la sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi. Sono state comminate ai danni di tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri, Andrea Indovino, Luigi Vastola, Gaetano Di Mundo, Francesco D’Antona e Angelo Salcuni.

Per il pm Walter Cotugno, dopo il crollo del Morandi i tecnici di Autostrade e Spea hanno continuato a “ammorbidire” i report sullo stato di salute dei viadotti in questione.