Ancelotti ha abolito il concetto di titolari, ma dice «Non chiamatelo turnover»
Ancelotti abolisce il concetto di titolari, ma spiega «non lo chiamate turnover», scrive sulla Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita
Il tecnico è arrivato a Napoli la scorsa stagione dopo due tecnici come Sarri e Mazzarri che avevano fatto dei titolarissimi il loro penso per far giocare il Napoli.
Nell’estate scorsa arriva Ancelotti – uno che qualcosa ha vinto e nella stagione della Champions al Real Madrid alternava già i portieri – e comincia a parlare dell’esigenza di cambiare i giocatori per dar loro riposo, ma anche per tenere tutti motivati e aver la possibilità di tirar fuori il meglio da ogni suo uomo. E poi anche per mantenere alta la velocità di gioco, con la freschezza degli atleti.
L’anno scorso la squadra non è riuscita a realizzarlo, è calata nel finale, ma in questa stagione il tecnico assicura che sarà diverso perché il Napoli ha condotto un mercato oculato, con l’innesto di 5 giocatori con le caratteristiche che servivano alla squadra, diverse da quelle che già c’erano.
Per cui oggi il Napoli non ha due squadre ma venti giocatori intercambiabili che hanno caratteristiche diverse e seguono un canovaccio di base, il 4-4-2 in fase difensiva. Da avversario poi ti ritrovi a dover difendere su 4 attaccanti o peggio ancora con incursori che tagliano da varie parti.