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Gazzetta: Il calcio d’Africa incapace di vincere insieme

Il ritiro di Eto’o riporta alla mente l’incapacità dell’Africa di primeggiare unita, ma i tanti campioni che dissemina in giro

Gazzetta: Il calcio d’Africa incapace di vincere insieme

Il ritiro annunciato di Samuel Eto’o  è una notizia che va al di là della mera perdita tecnica del mondo del calcio di un giocatore come lui, scrive Roberto Beccantini sulla gazzetta dello Sport, una notizia che ha il sapore dell’Africa e delle difficoltà che il continente continua a trovare nel calcio

Il calcio africano era stato definito il calcio del Duemila, per l’immensa quantità di giovani promesse presenti, ma il successo che si attendeva non è arrivato, almeno non a livello delle Nazionali

Per rispettare il pronostico del Duemila, l’Africa ha avuto bisogno di abdicare, di sparpagliarsi. Cito alla rinfusa: Eto’o in Spagna e poi in Italia; Didier Drogba, ivoriano, al Chelsea; Marcel Desailly, nativo di Accra, al Marsiglia e nel Milan; Zinedine Zidane, di sangue berbero, alla Juventus,Sadio Mané, senegalese, e Mohamed Salah, egiziano, frecce del Liverpool

E i motivi sono molteplici secondo Beccantini

le guerre intestine, figlie di un colonialismo reiterato ed esasperato; il saccheggio brutale e sistematico da parte di mercanti senza scrupoli; la carenza di impianti e istruttori, salvo rare eccezioni, tipo Bruno Metsu, il c.t. francese del Senegal al Mondiale asiatico, così amato che la morte prematura diventò il lutto di un Paese, non soltanto di una famiglia.

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