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Per Repubblica il messaggio della Curva Nord era: non siamo noi razzisti, sei tu che sei nero

È la ciliegina sulla torta di un messaggio carico di ignoranza e razzismo ai danni di Lukaku che invece avrebbero dovuto difendere

Per Repubblica il messaggio della Curva Nord era: non siamo noi razzisti, sei tu che sei nero

Sembra uno scherzo e invece non lo è, la lettera della Curva Nord dell’Inter a Romelu Lukaku che si è permesso di accusare i cori razzisti he gli sono arrivati dalla curva del Cagliari, chiedendo delle punizioni esemplari per abbattere il problema. Su Repubblica Paolo Berizzi ha commentato incredulo che si possa arrivare a tale ignoranza nei confronti di un proprio giocatore che invece si dovrebbe proteggere

Un capolavoro di ignoranza. Un concentrato di razzismo millesimato. Da veri razzisti. Che sprecano l’occasione di una lettera aperta per dire che non lo sono: e invece confermano di esserlo fino al collo. Sopra tanta panna ci mancava solo la ciliegina, ma un po’ è sottintesa: non siamo noi razzisti, sei tu che sei nero. Quindi sopporta. Ma ricordati che ti vogliamo bene, «ti abbiamo dato anche il benvenuto appena arrivato a Milano». Banalissima proposta di pena per i neo-letterati della Nord (escludendo purtroppo la possibilità di un ritorno a scuola): un annetto di lavori socialmente utili.

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