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Le 10 cose da ricordare di Marsiglia-Napoli

La giocata spaziale per il gol. Il senso di Verdi per i gesti da strada. Un Callejon da rinnovo del contratto. La scoperta di Elmas. Cosa ci portiamo dietro dal Velodrome

Le 10 cose da ricordare di Marsiglia-Napoli

Il gol di Mertens. Una giocata spaziale sin dall’inizio, prima ancora che la palla parta dal piede di Insigné (come dicono in Francia) per il più classico dei tagli di Callejon. Un tempo si sarebbe detto una giocata brasiliana. Chiedere alla Kappa di ritoccare la gradazione del verde delle maglie. Mandare un telegramma di ringraziamento a Benitez in Cina. Sei anni dopo. Sempre loro.

La schiacciata di Verdi. Passa accanto alla linea laterale e dà una manata al pallone mentre il Marsiglia lo sta rimettendo il gioco. Una giocata da strada seconda solo all’assist di Alexander-Arnold in finale di Champions League. Fa una giocata da strada pure Payet col pacchero a Insigné. 

Il muso di Milik. Gioca una partita imbronciata. Non è sereno. Non mi è chiaro se perché stizzito dalle voci sugli arrivi o perché vuole andare via lui. Ancelotti gli parlerà.

Il debutto di Elmas dal principio. Sa che cosa è una partita. Sa recuperare palloni. Sa che cosa farsene quando ce li ha tra i piedi. Sa già un sacco di cose per essere uno di diciannove anni. Un’altra scelta magnifica di Ancelotti. Un altro Fabian.

Il tweet del Napoli. Sull’account in lingua spagnola l’indicazione dell’orario di inizio della partita anche con il fuso del Messico e della Colombia. Una volta i treni per Yuma arrivavano in orario.

La disinvoltura di Manolas. Anche senza avere ancora Koulibaly al suo fianco, si muove da leader e con una certa personalità. Anche quando spara un lancio in fallo laterale, come un Rudy Krol che non ce l’ha fatta. Koulibaly intanto posta foto magnifiche dal Senegal.

Il colpo di testa di Younes. Una citazione del calcio anni 80: uno stacco alla Hateley con i centimetri di Maiellaro.

Mandanda. Guardarlo, riguardarlo e non riuscire a dimenticare la mollezza con cui si non-oppose a Grosskreutz del Borussia, un gol che costò l’eliminazione nel girone di Champions pur avendo fatto 12 punti. Una cosa simile all’Handanovic di Inter-Juventus 2018.

La serietà di Callejon. Nemmeno con i capelli biondo cenere riesce a essere fuori luogo. Fa un assist sontuoso a Mertens. Si accentra per giocare da interno con la freschezza di un ragazzino. Quando firma il rinnovo?

Le parole di De Laurentiis sul mercato. “Vorrei che si aprisse il giorno dopo la fine del campionato e che si chiudesse il 31 luglio”. C’è qualcuno disposto nel calcio italiano a raccogliere quest’idea?

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