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Stadio Roma: 12 rinvii a giudizio e 3 patteggiamenti. Parnasi a processo

La decisione del gup nell’ambito del procedimento sul nuovo impianto di Tor di Valle. Il processo si terrà il 5 novembre

Stadio Roma: 12 rinvii a giudizio e 3 patteggiamenti. Parnasi a processo
Il progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle

Dodici rinvii a giudizio e tre patteggiamenti. E’ la decisione del gup nell’ambito del procedimento sullo Stadio della Roma. Il processo si terrà il 5 novembre.

Tra gli imputati c’è il costruttore Luca Parnasi, arrestato il 13 giugno del 2018 e successivamente sottoposto a obbligo di firma. E’ lui, secondo gli inquirenti, il capo di un sistema che ha tentato di “oliare” i passaggi dell’approvazione del progetto dello stadio mettendo in atto una corruzione “sistemica”. Parnasi è il proprietario dei terreni a Tor Di Valle sui quali dovrebbe sorgere l’impianto giallorosso. Per arrivare a vedere approvato il progetto, Parnasi si sarebbe servito anche dell’avvocato, ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e giudicato con rito immediato in un procedimento ancora in corso. Lanzalone seguiva, per conto della giunta capitolina, la trattativa sulla modifica del piano. In cambio dell’aiuto fornito avrebbe ricevuto incarichi e consulenze del valore di 100mila euro.

Tra gli altri imputati ci sono l’ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia, Adriano Palozzi, l’ex assessore regionale del Pd, Michele Civita, e il soprintendente ai beni culturali di Roma Francesco Prosperetti.

I reati ipotizzati sono associazione a delinquere, corruzione, finanziamento illecito e induzione indebita a dare o promettere utilità.

Tre degli imputati, ex collaboratori di Parnasi, hanno patteggiato condanne da uno e due anni, con pena sospesa.

Nel processo saranno parte civile Campidoglio, Regione Lazio, Cittadinanzattiva e Codacons.

 

 

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