Il ritratto di Tommaso Lorenzini dei due tecnici che hanno ribaltato le previsioni della vigilia sulle rispettive panchine
La prima sfida della stagione tra Inter e Juve, in programma oggi alle 13.30, vedrà contro Conte e Sarri che mai si sono incontrati prima. Una sfida che li vedrà protagonisti in maniera diversa da come ci si sarebbe aspettato.
E se uno pare un pascià che fuma sopra una sdraio in riva al mare, godendosi fenomeni e colpacci, l’altro è ancora alla ricerca di solidi punti d’appoggio, alle prese con quel letto da fachiro che si sta rivelando la sua avventura in nerazzurro.
Questo il ritratto di Tommaso Lorenzini dei due tecnici che hanno ribaltato le previsioni che sottolinea quanto, come al solito, quello che conta è la struttura della società. Mentre ci si attendeva un inizio difficile per Sarri, alle prese con Cristiano Ronaldo e una piazza esigente,
le prime due settimane di lavoro nel collaudato e impermeabile ambiente bianconero hanno invece sottolineato come l’incertezza abiti altrove (che novità), soprattutto dalle parti della panchina di Conte.
All’Inter Antonio si era presentato come il “sergente di ferro”, colui che avrebbe fatto pulizia e spazzato i rami secchi.
Al contrario, i proclami dirigenziali, anche trasportati dal vento d’Oriente, si sono trasformati in tanti “vedremo”, che hanno il sapore amarognolo della prudenza più stagnante, più che della saggezza cinese.
Mentre il tecnico toscano si ritrova con il problema di dover gestire il parco giocatori messogli a disposizione dalla società bianconera. Conte si ritrova ad aver messo alla porta calciatori che devono ancora trovare casa, senza che l’Inter abbia però trovato i sostituti.
