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Insigne: “Ho chiesto a Ancelotti di giocare a sinistra. La 10? Non è il numero che fa il calciatore”

A Kiss Kiss Napoli: «Ho parlato con Ancelotti. Lui è molto aperto e disponibile con me. I fischi? Ci resto male perché sono napoletano, ma non bisogna fischiare in generale un calciatore»

Insigne: “Ho chiesto a Ancelotti di giocare a sinistra. La 10? Non è il numero che fa il calciatore”
Dal ritiro di Dimaro il capitano del Napoli Lorenzo Insigne ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss:

“Siamo contenti che i tifosi ci abbiano seguito in tanti anche quest’anno in ritiro. Se mi vedono brillante? E’ vero, ma è sempre merito della fiducia del mister e dei compagni. Spero di ripagare tutto questo sul campo per fare un campionato migliore di quello scorso”

Koulibaly-Manolas?

Kalidou è tra i migliori in Europa, Manolas ha fatto 7 anni a Roma da protagonista e gioca in nazionale, ha esperienza e spero ci dia una mano per fare meglio e non prendere gol. Abbiamo anche altri difensori come Maksimovic, Chiriches, Luperto, ci hanno sempre dato una mano e spero continueranno a farlo”

Fascia di capitano pesante? 

“Al di là della fascia, anche quando non ce l’avevo ed era capitano Marek che ha fatto la storia del Napoli, ho sempre cercato di dare una mano in campo e negli spogliatoi. Ho sempre avuto tante responsabilità: a volte voglio dare il massimo, ma non sempre ci riesci.  Sono il primo a stare male se il Napoli non vince, spero che quest’anno con la fiducia di mister, compagni e società riuscirò a dare una mano in più alla squadra. Ho parlato con Ancelotti e gli ho chiesto se potevo spostarmi a sinistra anche se l’anno scorso ero partito bene da trequartista. Lui è molto aperto e disponibile con me. Da sinistra mi trovo a mio agio ed il mister è d’accordo. Darò il massimo comunque in ogni zona di campo in cui verrò schierato”

Sui fischi

“Ci rimango male perché sono napoletano, ma non bisogna fischiare in generale un calciatore perché tutti diamo il massimo, ma fuori non si percepisce. Lo so che la gente mi ama, a volte mi trovo proprio nel posto giusto e vengo beccato, bisogna sempre lavorare”

La dieci ha un sapore diverso? 

“Lo so, ma a Napoli c’è stato il giocatore più forte al mondo. Ho fatto la scelta del numero per una dedica a mia moglie, e non ho intenzione di cambiarlo. Il numero non fa il calciatore, ma è viceversa”

Su James

“Noi apriamo le porte a tutti i giocatori forti che la società prende, siamo un grande gruppo di bravi ragazzi. James è un vero 10 ed ha qualità, ma poi decidono mister e società. Chi verrà, sarà accolto a braccia aperte”

Abbonamenti

“La società ha fatto una scelta giusta per i nostri tifosi, anche in passato ci sono sempre stati vicini. L’anno scorso un po’ meno e questo ci dispiace, è importante per noi avere il sostegno del pubblico, speriamo che quest’anno con quest’iniziativa della società possano esserci vicini fino alla fine”.

Quale allenatore ti ha dato di più? 

“Se sono arrivato a questi livelli molto merito è di Zeman, non smetterò mai di ringraziarlo. Con Benitez ho fatto il quarto di centrocampo ed ho imparato la fase difensiva. Mazzarri mi ha fatto fare la seconda punta. A tutti dispiace che Sarri sia andato alla Juve ma è una sua scelta, cercheremo di batterlo. A me ed agli altri ha dato tanto. Ancelotti ci ha dato fiducia e dobbiamo trasformare le sue idee in risultati in campo perché lì scendiamo noi”

Sui compagni

“Allan ha vinto Coppa America, Zielinski per me è un top player ma gli manca ancora cazzimma mentre Fabiàn non lo conoscevo ed in un anno ha dimostrato tanta qualità. Spero ritorni dalle vacanze ancora più forte”

Champions

All’andata con il Liverpool abbiamo fatto una grande partita, sapevamo che lontano da casa potevamo andare in difficoltà, ci siamo riusciti anche con l’aiuto del pubblico. Sapevamo che ad Anfield era una bolgia, non abbiamo fatto la migliore partita dell’anno e questo ci dispiace. Quando esci dalla Champions, dopo aver messo in difficoltà Liverpool e Psg resta l’amarezza. In Europa League potevamo dire la nostra e fare di più, questi sono gli sbagli che non ricapiteranno più”

Scudetto

“È il sogno di tutti perché gli altri anni ci siamo andati vicino. Se giochiamo uniti tutti insieme possiamo mettere in difficoltà chiunque, ma ci sono anche gli avversari e sarà sempre difficile. Basta arrivare secondo, ma l’unica promessa che posso fare è quella di lottare al massimo per arrivare all’obiettivo. Sappiamo di avere una grande concorrente, ma con il cambio allenatore potrebbero non partire benissimo e l’abbiamo visto a Napoli. Ma loro (la Juve) hanno anche grandi calciatori. Noi della squadra, da capitano, posso dire che c’è la voglia come c’è stata ogni anno. Non voglio sempre ripeterlo ma non giochiamo da soli. La cosa che posso chiedere ai tifosi è di stare vicino alla squadra, noi giocatori siamo particolari, ci esaltiamo se va tutto bene e ci abbattiamo quando arrivano le critiche”.

 

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