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De Laurentiis: «Su James non vogliamo cedere alle ingiuste richieste del Real Madrid»

Prima puntata dell’appuntamento radiofonico con il presidente del Napoli da Dimaro

De Laurentiis: «Su James non vogliamo cedere alle ingiuste richieste del Real Madrid»

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis inaugura una rubrica a Radio Kiss Kiss in diretta dal ritiro azzurro di Dimaro. La rubrica si chiamerà ‘Il calcio che vorrei’:

Arriva una telefonata e gli chiedono se arrivi dalla Colombia, il presidente ride e scherza: «Il problema di James è che si devono fare i conti con il Real Madrid, non vogliamo cedere alle loro richieste ingiuste. Chi vivrà, vedrà. Noi non abbiamo fretta perché la nostra squadra è già molto forte. I colpi si fanno in due. Noi vogliamo acquistare, ma non vogliamo commettere errori».

De Maggio approfitta e chiede al presidente dell’indiscrezione sul presunto incontro segreto tra De Laurentiis e Wanda Nara: «È una stupidaggine colossale, l’ho incontrata tre anni fa e non ho intenzione di incontrarla ancora, anche perché Icardi non rientra nelle necessità del Napoli».

Tra poco arrivano tanti altri campioni

«Credo che la levatura internazionale il Napoli l’abbia sempre avuta tranne il bruttissimo periodo del dopo Maradona e prima di noi. Era avviata da tempo, il Napoli ha vinto poco però sono cambiati anche i tempi e il calcio è diventato diverso dal passato e poi il Napoli ha perso tempo nei suoi primi 50 anni. Ogni volta che incontro i tifosi che mi chiedono “vinciamo lo scudetto” li vorrei accontentare e gli spiego che però l’importante è l’appartenenza sociale e quasi filologica a questo brand e a questa maglia. Siete napoletani e non potete non gioire che in questi ultimi 10 anni siamo stati l’unica squadra italiana ad essere sempre in Europa. Per me sarebbe facilissimo far vincere lo scudetto a qualunque costo e fallire subito dopo ma non credo che sia negli interessi dei tifosi, dei napoletani e della regione Campania e di Napoli. Andiamo avanti con cazzimma, ma rispettando le regole e i bilanci».

Maurizio De Giovanni: Sul problema dei cori razzisti?

«Mi sono sempre domandato se il calcio negli stadi è quello che serve ai governi per tenere tutti quanti buoni invece di scendere nelle piazza a fare le rivoluzioni, va bene. Ma perché soltanto in Inghilterra il governo è riuscito a trovare delle soluzioni? Il problema deve risolverlo il governo. Ho speso non so quanto in multe per i cori e i fumogeni in questi anni. Diremo che chi non si comporta in maniera degna verrà prelevato e non gli si darà più accesso allo stadio anche se avrà pagato un abbonamento.

Lo stato perché è assente? Ci vorrebbe pochissimo e dire che i cori discriminatori non devono esistere, che le perone non si possono più incontrare nelle strada per darsi a mazzate, questo non è un insegnamento per i giovani»

De Maggio da le sue due idee di formazione per la prossima stagione e il presidente scherzoso lo rimbrotta:

«Ed Elmas? Se lo compro non giocherà mai? Non lo hai messo in formazione»

De Laurentiis nel laboratorio che idee darebbe al calcio?

«Bisognerebbe parlare per giornate intere, il problema che da tanti anni ho riscontrato in questo paese è che tu parli e la gente non ascolta. È distratta o fa finta. orse non vuol capire o molto spesso non gli è chiaro in tuo messaggio»

Iacobelli di TuttoSport: Cosa ne pensa del progetto SuperChampions?

«Credo che ci sia una grande ignoranza nel senso di ignorare le cose non avendo partecipato alle riunioni che ci sono state all’interno dell’Eca. L’Eca è l’associazione dei club europei dove solo alcuni ha possibilità decisionale. Si sono opposti alla Uefa e alla Fifa reclamando il ruolo importante dei club e attraverso l’Eca si sono ottenute una serie di vantaggi per le società. Posso assicurare che non è nelle intenzioni di Agnelli di fare una super Champions per pochi eletti, ma lui ha cercato di allargare democraticamente anche a club meno importanti. Il problema va impostato in un altro modo. Se parliamo del 2024-27 parliamo di un periodo così distante che non se ne può parlare adesso. Abbiamo abitudine a voler lavorare a trienni perché le persone non sanno lavorare. Ecco il calcio che vorrei dovrebbe essere animato da gente giovane non da persone che basa le proprie capacità sulle regole stantie del passato, anche sappiamo proiettarsi e sappiano prevedere quello che sta per accadere. Ad Agnelli ho detto che la prima cosa da fare è capire come riavvicinare i bambini al calcio. Sono loro i nostri fruitori e pubblico del futuro. Ho anche una proposta per il ministro dell’istruzione: mettiamo nelle scuole elementari italiane tecnica e tattica del calcio. Non basta mettere i bambini su un campo di calcio, vanno istruiti.

Sulla Super Lega ho detto, prendendo lo spunto da Tebas, siccome per fare le rivoluzioni o si lancia una bomba o ci si siede e si ragiona con calma e tempo, bisogna prendere Ceferin dicendogli che o martelleremo tutti i giorni su questo argomento. Quindi bisogna cominciare a parlare e organizzare cosa vorrebbero i media che rappresentano i nostri fruitori e clienti.

Ho sempre detto perché bisogna fare la Champions e poi il torneo dei morti di fame, cioè l’Europa League? Fifa e Uefa non possono gestire i tornei che giochiamo noi club, su questo ha ragione Tebas»

Alberto Brandi, direttore di SportMediaset: Cosa ne pensa dell’introduzione del tempo effettivo nelle partite di calcio?

«Mi sono sempre domandato quando vado negli stadi che sembrano degli acquari dove il tempo si ferma per il fatto che non c’è un commento come in televisione.Forse è il momento di evitare l’interruzione alla metà, ma interromperlo ogni 10 minuti con un fermo in cui l’allenatore chiama a sé i calciatori e gli da delle indicazioni. Qui devono intervenire Fifa e Uefa e cambiano le regole dicendo che si possono cambiare tutti i calciatori che si vogliono. Perché se si acquistano tanti calciatori nel mercato è anche giusto vederli giocare, come accade nel basket»

Entusiasmo a Dimaro, a Napoli e all’estero

«L’entusiasmo a Napoli non è mai mancato»

Che ritiro è?

«Un ritiro molto tranquillo e sereno come si addice a un ritiro. Tutti concentrati e pronti a dare il meglio di sé. Sabato avremmo il primo incontro con il Benevento in cui potremmo rincontrare Maggio, Roberto Insigne e Inzaghi»

Oggi i ragazzi in campo si divertivano durante gli allenamenti

«Quesi ragazzi sono tutti straordinari, poi c’è nell’aria l’attesa di mostrarsi con il Benevento che andrà in Pay su Sky»

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