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La Lega Serie A vota contro la riforma della Champions League

In una delibera con il solo voto contrario della Juve e l’astensione di Inter, Roma, Milan e Fiorentina, è scritto che la proposta di riforma minaccia il calcio europeo

La Lega Serie A vota contro la riforma della Champions League

La Lega Serie A si dichiara contraria alla riforma della Champions League a partire dal 2024. Con una delibera adottata oggi si allinea alle altre quattro maggiori leghe europee (Ligue 1, Liga spagnola, Bundesliga e Premier League).

La proposta di riforma, si legge nella delibera, minaccia il futuro del calcio europeo:

“altera e danneggia gravemente la competitività dei campionati nazionali, minando il principio della qualificazione, basato solo ed esclusivamente sulla performance agonistica conseguita in seno ad essi, nonché la struttura ed i calendari dei campionati nazionali minando il principio di priorità delle competizioni nazionali su quelle internazionali”.

La delibera è stata votata con un unico voto contrario, quello della Juventus, mentre Inter, Roma, Milan e Fiorentina si sono astenute.

La posizione di Micciché

Al presidente della Lega Serie A, Gaetano Micciché, è stato chiesto se il voto contrario delle principali leghe alla riforma della Champions possa essere interpretato come una richiesta di dimissioni del presidente dell’Uefa, Aleksander Ceferin, suo promotore:

“Non ho mai chiesto le dimissioni di Ceferin, ma un’iniziativa che vede uno schieramento contrario come questo, deve generare una considerazione sugli errori commessi”.

La riforma della Superchampions, per Micciché, riguarda il futuro della Lega Serie A e di tutto il calcio.

“Se venisse approvata così com’è porterebbe nel giro di pochi anni ad affamare il calcio italiano, tranne per le realtà che partecipano alle coppe”.

Micciché si augura dunque che la Uefa riconsideri l’intero progetto, condividendolo con le cinque leghe più importanti d’Europa.

“Abbiamo valutato gli effetti futuri di questo schema sul campionato di calcio italiano e sottolineato l’unicum della nostra Serie A. Contro la riforma si sono espressi tra gli altri De Laurentiis, Cairo e Lotito, mentre Andrea Agnelli ci ha detto che il progetto non è definitivo e chiaro, ma ha portato avanti la tesi che c’è voglia di cambiare. L’assemblea ha però ritenuto di esprimere una posizione, come hanno fatto tutte le altre principali leghe”.

“La riforma non ha futuro”

Anche l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, è intervenuto sulla bocciatura:

“E’ sorprendente che si possa fare una riforma del genere senza una generale analisi delle ricadute sul sistema. Abbiamo chiesto ad un consulente indipendente di realizzare uno studio in grado di valutare l’impatto che una Super Champions avrebbe sul nostro campionato e ne è emerso un meccanismo in cui più cresce il valore dei diritti della Champions e più diminuisce il valore del campionato. La nuova Champions accrescerebbe il numero delle partite in Europa e questo la farebbe diventare più attrattiva, generando un passaggio di risorse dai campionati tra il 35 e il 70%”.

Per De Siervo, la riforma, così com’è, non ha futuro:

“ma spero che ora si possa aprire un confronto supportato da un’analisi e uno studio”.

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