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Paolillo al CorSport: «Il calcio italiano va verso una lenta morte per asfissia»

Il fondatore del Plair Play spiega che è preoccupante vedere sempre le stesse squadre in cima alle classifiche e sarà sempre così, perché il divario invece di diminuire aumenta.

Paolillo al CorSport: «Il calcio italiano  va verso una lenta morte per asfissia»

Il calcio italiano? «Una lenta morte per asfissia» queste le parole di Ernesto Paolillo, tra i fondatori del Flair Play finanziario insieme a Platinì, che commenta sul Corriere dello Sport il momento che sta vivendo il calcio. Non solo per l’Italia, ma per tutte le competizioni nazionali l’avvento della Superlega significherà un aumento di divario tra i club ricchi e quelli meno ricchi.

Le soluzioni non ci sono ancora secondo Paolillo, ma bisogna cominciare a pensarci e fare in modo che il campionato italiano, come quello inglese diventi appetibile per gli investimenti stranieri. Questa è la chiave. Poi c’è da discutere sull’enorme peso che hanno i costi degli ingaggi di calciatori e allenatori che vanno rivisti.

È preoccupante vedere sempre le stesse squadre in cima alle classifiche e sarà sempre così, perché il divario invece di diminuire aumenta. «Dimentichiamoci un Verona o un Cagliari campioni d’Italia». Lo scenario è desolante secondo Paolillo. L’accusa è a tutto il calcio italiano nella sua organizzazione

«Siamo in ritardo rispetto ai grandi club europei. C’è anche una questione prettamente tecnica. I nostri giocatori non sono all’altezza degli avversari inglesi, spagnoli, tedeschi. Non valorizziamo e non costruiamo più calciatori di livello. E’ un problema molto serio che non viene affrontato come si deve. I nostri ragazzi vengono maltrattati, preparati a livello medio, ogni tanto medio-alto ma non altissimo, non di eccellenza. Manca una cultura in questo senso, manca una selezione e mancano i centri federali»

Conclude facendo i complimenti alla Juve e svelando che ciò che manca al calcio italiano sono le milanesi, un Milan e un’Inter all’altezza del loro glorioso passato.

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