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L’Uefa impone i seggiolini, i tifosi dell’Eintracht li svitano

Di fronte all’imposizione dell’Uefa di avere tutti posti a sedere allo stadio, i tifosi dell’Eintracht hanno smontato i seggiolini

L’Uefa impone i seggiolini, i tifosi dell’Eintracht li svitano

In Germania con il tifo non si scherza. Forse per questo è il paese con la più alta percentuale di riempimento dei posti allo stadio. Forse è per questo che è dalla Germania che partono sempre le reazioni più dure quando si cerca di cambiare il calcio. Non a caso è in Germania che si sta combattendo una battaglia contro la partita del lunedì in Bundesliga ed è in Germania che, durante Eintracht Francoforte-Chelsea, i tifosi non hanno gradito l’imposizione dell’Uefa di avere tutti posti dello stadio a sedere. Le restrizioni della federcalcio europea non permettono ai tifosi di assistere alla partita in piedi obbligando il Francoforte a installare seggiolini temporanei. Ma questi sono stati rapidamente svitati e collocati a bordo campo con buona pace degli ispettori Uefa.

Quella dei posti in piedi allo stadio, tradizione del calcio britannico, è un tema che sta ritornando. Dal 1994 i club delle prime due divisioni inglesi sono obbligati a dotarsi di strutture all-seater, ma una recente discussione in Parlamento potrebbe portare delle novità seguendo l’esempio di altri paesi europei. All’indomani del disastro di Hillsborough, il Taylor Report segnò la fine di oltre cent’anni di cultura delle terraces – le vecchie gradinate in cemento in cui si assisteva in piedi alle partite – e la nascita di strutture moderne e all’avanguardia.
Secondo il rapporto Taylor, stare seduti garantisce innanzitutto una maggior sicurezza, dal momento che «ciascuno possiede il suo piccolo pezzo di territorio in cui può sentirsi ragionevolmente protetto e non sballottolato dai movimenti e dalla pressione di altre persone», rendendo quindi possibile sapere quanti e quali sono i posti occupati, senza più basarsi sul conteggio visivo e approssimativo (la cosiddetta “fill up and see strategy”) come invece avveniva nell’epoca delle terraces. La seconda ragione è una diretta conseguenza della prima: i posti a sedere riducono infatti il numero di tifosi all’interno di uno stadio, con la possibilità di garantire un accurato monitoraggio mediante l’uso delle telecamere, installate a partire dal 1991

Ma questo non piace ai tifosi doc. Il governo britannico ha annunciato lo scorso mese di agosto la creazione di una commissione indipendente per valutare la possibilità di reintrodurre le tribune con posti in piedi. «La FA sostiene l’annuncio del ministro dello Sport Tracey Crouch fatto a giugno», ha spiegato l’organismo. «L’Associazione concorda sul fatto che le squadre e la Lega possano decidere da sole se offrire ai loro tifosi tribune con posti in piedi, purché siano garantite le misure di sicurezza»

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