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Il Mattino: “Dopo le scene di Frosinone, qualche giocatore potrebbe interrogarsi se restare a Napoli”

Editoriale: “Gli ultras contestano a prescindere De Laurentiis che con le sue denunce, dodici anni fa, portò all’arresto di alcuni capitifosi”

Il Mattino: “Dopo le scene di Frosinone, qualche giocatore potrebbe interrogarsi se restare a Napoli”

Dura condanna del rifiuto della maglia di Callejon ieri a Frosinone da parte di alcuni ‘tifosi’ da parte di Francesco De Luca. Sul Mattino, il caporedattore dello Sport definisce l’accaduto “qualcosa di inaccettabile sul piano etico e sportivo”.

Un gesto “incomprensibile e offensivo” che De Luca attribuisce probabilmente agli stessi ‘tifosi’ che hanno affisso striscioni contro De Laurentiis in città. E ricorda, elogiandolo, che il patron del Napoli è sempre stato deciso nel mettere un freno alla prepotenza degli ultrà.

“È noto che lo contestino da anni, a prescindere da campagne acquisti e risultati. Il presidente del Napoli è tra i pochi dirigenti ad aver alzato un muro tra la sua società e queste fazioni con circostanziate denunce che dodici anni fa portarono anche ad arresti di capitifosi”.

De Luca definisce legittimi tutti i giudizi sulla stagione e anche il rimpianto dell’ex allenatore ma il gesto di Frosinone va oltre e non è accettabile. Tra l’altro contraddice anche quell’irresponsabile “Meritiamo di più” urlato da parte della tifoseria:

“Meritiamo di più? Magari giocatori in grado di far compiere al Napoli il decisivo scatto per lo scudetto? Ma cosa potrebbe pensare un costoso fuoriclasse di una tifoseria in cui vi è una frangia che rifiuta in malo modo la maglia del capitano dopo una vittoria e una qualificazione Champions? Quale appeal potrebbero mai avere Napoli e il Napoli? La presenza di Ancelotti è uno stimolo, ma scene come quelle viste a Frosinone rischiano di essere un freno. Non ci meraviglieremmo se alcuni azzurri cominciassero a interrogarsi sull’opportunità di restare”.

I tifosi veri, scrive De Luca, hanno certo il diritto di criticare ma non di offendere chi lavora. Callejon e gli altri vanno rispettati.

“Si può sbagliare una partita o fallire un obiettivo, ma niente giustifica una reazione come quella di Frosinone: non accettare il dono di una maglia è violenza morale”.

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