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Insigne, ricevere più critiche è il destino dei più forti. Se poi vuole rompere…

Ha rilasciato frasi che hanno ricordato quelle di Cristiano Ronaldo dopo la terza Champions consecutiva. Il suo sembra un messaggio ben preciso

Insigne, ricevere più critiche è il destino dei più forti. Se poi vuole rompere…

Non è più una promessa

«Vengo sempre criticato, non voglio fare polemica, ma sono l’unico ad essere sempre preso di mira quando non segno o non faccio una prestazione ad alti livelli. Ma lavoro duro durante la settimana e spero di tornare ad alti livelli».

Lorenzo Insigne non ha gradito le critiche ricevute in settimana. Forse non ha gradito le critiche subite dopo il rigore sbagliato contro la Juventus. E così in un primo momento ha in maniera stizzita rifiutato l’intervista con Sky al termine di Sassuolo-Napoli. Ci perdoni, ma è un comportamento che non tiene conto degli anni che passano. A meno che non ci sia altro. Dubbio che ci è venuto dopo aver ascoltato le sue dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli. Non può più essere uno sfogo, è un messaggio ben preciso.

Insigne non è più una promessa. Insigne è uno dei giocatori più rappresentativi di questo Napoli. È il capitano del Napoli. È ovvio, è naturale che venga criticato di più rispetto ai suoi compagni. Non c’è proprio nulla di strano. E lui deve avere le spalle larghe per sopportarle. È successo a tutti. A tutti i giocatori più rappresentativi.

È sempre andata così

Le critiche fanno parte del gioco. E più forte sei, maggiori sono le critiche che ricevi quando non ti esprimi ai livelli cui hai abituato il pubblico. È normale. È sempre stato così. Se poi sei il giocatore della città della tua squadra, è anche peggio. Chiedere a Totti.

Senza fare paragoni blasfemi ma quando era il Napoli di Maradona a perdere, l’accusato numero uno era Diego. Di certo nessun metteva sotto accusa Ferrario o Caffarelli. È il destino di chi è più forte. Insigne non dovrebbe lamentarsene, dovrebbe esserne orgoglioso. E comportarsi di conseguenze.

A Radio Kiss Kiss Napoli

Stasera ha capito rapidamente. O qualcuno glielo ha fatto capire. È stato intelligente – perché Insigne è intelligente – ed è andato ai microfoni di Sky. È il leader di questo Napoli. È uno dei leader di questo Napoli. E deve prendersi oneri e onori di questo compito. Come ha fatto stasera in campo, sfruttando la palla a disposizione. Ha salvato il Napoli da una sconfitta che sembrava sicura.

È il destino dei campioni. Ed è anche il bello di essere campioni. Del resto siamo convinti che non gli piacerebbe essere considerato uno dei tanti.

Poi, però, ascoltiamo le sue dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli, frasi che sembrano nascondere un messaggio ben preciso. Che ci ricordano che il suo procuratore è Mino Raiola. Se Insigne ha deciso di rompere col Napoli, a fatto bene a rilasciare queste dichiarazioni. Che somigliano in qualche modo a quelle rilasciate da Cristiano Ronaldo dopo la terza Champions consecutiva vinta col Real. E non a caso pochi mesi dopo, il portoghese lasciò il Real per la Juventus. Se anche lui vincesse l’Europa League, non sarebbe male.

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