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Gabrielli (capo della polizia): «Non decide Ancelotti se sospendere le partite»

A Salerno, dichiarazioni sul Mattino. «Per chi va nello spogliatoio, il problema è finito; per chi sta fuori, è appena iniziato. Modello inglese? Siamo in Italia»

Gabrielli (capo della polizia): «Non decide Ancelotti se sospendere le partite»

«Bisogna riflettere su quel che si dice»

Ieri il capo della polizia Franco Gabrielli è stato a Salerno all’inaugurazione della mostra della polizia scientifica. E ha rilasciato dichiarazioni sul tema dibattuto in questi giorni, ossia la possibilità di sospendere le partite in caso di cori razzisti. Il Mattino riporta le sue frasi.

«Fermarsi una tantum, come provocazione, può essere una scelta, ma diventa impensabile che possa decidere Ancelotti se una partita può essere sospesa oppure no. Bisogna fare attenzione e riflettere su quello che si dice. Apprezzo e stimo l’allenatore del Napoli: la sua storia basterebbe per giustificare la fermezza e la decisione di dire ciò che ha detto ma, una volta che la squadra è nello spogliatoio il problema è finito, per chi sta fuori è solo iniziato. Le regole parlano chiaro ed è l’autorità di pubblica sicurezza a dover decidere cosa fare».

Gabrielli ha anche aggiunto: «Questa battaglia possiamo vincerla solo se c’è un concorso di prevenzione e repressione. La storia ci insegna che la risposta non è solo repressiva. Quando vengono evocati modelli come quelli britannici, dobbiamo ricordare che esistono meccanismi e strumenti che noi non abbiamo. Non si possono risolvere i problemi italiani con gli strumenti stranieri».

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