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Italia-Ucraina, i quotidiani su Insigne: «Un giocatore normalizzato lontano dal Napoli»

Voti e commenti dei quotidiani: «Insigne è meno affilato rispetto al Napoli, sbaglia occasioni facili anche se lavora molto per la squadra».

Italia-Ucraina, i quotidiani su Insigne: «Un giocatore normalizzato lontano dal Napoli»

Tra pagelle e commenti

Il day after di Italia-Ucraina è un piccolo stillicidio di titoli tutti uguali, ma era inevitabile: del resto, che gli azzurri “non sappiano più vincere” è un dato di fatto. Detto questo, ci è sembrato interessante leggere un po’ di cose in merito alla partita di Lorenzo Insigne. L’attaccante del Napoli era atteso al varco, più del solito dopo la trasformazione pensata per lui da Ancelotti. Da esterno d’attacco a punta pura, a volte prima e a volte seconda. Qualcuno si aspettava che l’alchimia potesse funzionare fin da subito anche in una nazionale che non funziona, non è andata così. La prestazione di Lorenzo è stata poco meno che sufficiente, anche se la lettura più realistica è quella di Luigi Garlando, in un editoriale della Gazzetta: «Aspettiamo con fede
Insigne, che continua a procedere a singhiozzo: grande nel Napoli col Liverpool, di nuovo normalizzato
dalla maglia dell’Italia».

I voti

Il resto dei giudizi è legato essenzialmente alle pagelle, ovvero a commenti brevi con un voto numerico in scala di decimi. Il Corsera opta per un 5.5 e scrive: «Meno potente e affilato rispetto al campionato, il suo tiro a giro non gira mai fino in fondo». Il riferimento va a una delle occasioni fallite nel primo tempo dal fantasista di Frattamaggiore. Repubblica scende ancora, e assegna 5 alla prestazione di Lorenzo: «Lontano parente di quello del Napoli. Ha le opportunità, le spreca con scellerati tocchetti». Questa volta, si parla di un’altra chance precisa dall’interno dell’area, Insigne ha provato a piazzare il pallone sul secondo palo piuttosto che tentare una conclusione di sostanza.

Infine, ecco la Gazzetta. Il quotidiano rosa è meno severo, sceglie 6 come voto. E scrive: «Insigne si mangia un gol dopo una ventina di minuti: il tocchetto a girare non trova il bersaglio. Lavora molto per la squadra, ma non illumina in proprio».

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