«Ora il Napoli è più vario rispetto all’anno scorso, i giocatori si riciclano in altri ruoli, vedi la trasformazione di Insigne».
In conferenza stampa
Roberto De Zerbi in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Sassuolo: «Mi aspetto di rivedere il Sassuolo che ha affrontato il Milan. Giochiamo contro una squadra in salute, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e fare quello che abbiamo preparato. Dopo la partita con il Milan tanti erano dispiaciuti. Perdere col Milan ci può stare, magari non con quel risultato perché è stato eccessivo, ma il dispiacere dei ragazzi testimonia che tutti possiamo fare di più, e che siamo consapevoli delle nostre possibilità»
«Dobbiamo sbagliare di meno, del resto affrontiamo una squadra che gioca bene, e che in panchina ha uno dei migliori allenatori al mondo. Per me è un onore affrontare Ancelotti, ha rappresentato il nostro paese all’estero con grande professionalità. La cosa che mi piace di lui è che cerca di praticare un bel calcio con le sue squadre, anche con il Napoli è riuscito a fare delle trasformazioni incredibili rispetto al poco tempo avuto a disposizione. Non è da tutti riuscire in un’impresa del genere. Le differenze con il Napoli di Sarri? Ora hanno più capacità di variare, i giocatori si riciclano in altri ruoli, vedi Insigne. Inoltre anche la loro interpretazione del possesso palla è cambiata, i terzini sono alti tutti e due mentre Sarri ne lasciava uno basso».
L’approccio del Sassuolo
De Zerbi e la sua idea di calcio in vista di domani: «Noi abbiamo il compito di pensare a noi stessi. Dobbiamo dare il nostro 100%, non togliere qualcosa a quello del Napoli. La partita di mercoledì ha detto che la squadra di Ancelotti sta bene, ha calciatori molto forti. Se ripeterà la stessa prestazione di mercoledì sarà difficile far punti, ma noi dobbiamo avere l’ambizione di andare al San Paolo e giocarci la partita».
Le scelte tattiche: «Ho in mente qualcosa, ma è importante ragionare sulle sensazioni prima della partita. Duncan è infortunato, gli altri sono a disposizione ma alcuni di loro devono essere valutati, non sono al 100%. E se abbiamo la voglia di provare a mettere in difficoltà il Napoli, è fondamentale che tutti siano in grande condizione»
Il ritorno al San Paolo da avversario: «Sono fiero e orgoglioso del mio passato, ho contribuito perché il Napoli vincesse un campionato determinante la sua crescita societaria. La promozione del 2007 in Serie A la sento mia».