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Ancora ritardi per lo stadio del Tottenham: operai accusati di aver assunto droga in cantiere

Il Telegraph e la rivista di settore Construction News riportano delle accuse anonime contro la società che dirige i lavori per il nuovo impianto degli Spurs.

Ancora ritardi per lo stadio del Tottenham: operai accusati di aver assunto droga in cantiere

L’articolo del Telegraph

Abbiamo già scritto dei ritardi accusati dal processo di costruzione del nuovo stadio del Tottenham. I lavori proseguono, ma non c’è certezza sulla data di chiusura del cantiere. Anzi, ora c’è una nuova tegola sul club londinese: secondo un articolo del Telegraph, una fonte anonima avrebbe accusato gli operai al lavoro per New White Hart Lane di aver assunto droga e alcol in cantiere.

Il Telegraph cita a sua volta la rivista di settore Construction News, che ha sollevato una serie di accuse contro Mace, direttore delle costruzioni. Questa fonte anonima avrebbe raccontato che durante i lavori «c’erano persone fuori di testa, che bevevano al mattina prima di andare nei bagni e sniffare cocaina». Oltre a questo racconto, ci sarebbero anche dei problemi di ruoli e attribuzioni: «Mace ha il ruolo di coordinatore, ma ci sono dei subappaltatori che trattano direttamente con il club. Questo porta d una dilatazione dei tempi di lavoro, ciò che dovrebbe durare una settimana finisce per durare un mese, c’è una comunicazione pessima».

Nel frattempo, il Tottenham continuerà a giocare a Wembley. Anzi, Construction News anticipa che il nuovo impianto non sarà pronto almeno fino a gennaio. 

La risposta di Mace

L’azienda incaricata di portare avanti il cantiere non ha fatto mancare la sua risposta: «Abbiamo una rigorosa politica antidroga. Qualsiasi lavoratore che viene trovato in alterazione da stupefacenti viene immediatamente sollevato dall’incarico. Rigettiamo con forza le accuse anonime che ci sono piovute addosso. La salute, la sicurezza e il benessere di tutti sono sempre stati dei valori fondamentali per la nostra azienda. Eseguiamo regolarmente test antidroga e antialcol sui nostri dipendenti».

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