Una buona prova a Torino, un rendimento in crescita dall’inizio della stagione. Il cambio di sistema e l’arrivo della concorrenza sembrano aver stimolato il terzino albanese.
Una buona partita
Elseid Hysaj ha giocato una buona partita, in casa del Torino. Anzi, una buonissima partita. Nonostante venisse considerato un po’ da tutti (anche da qualche firma del Napolista) come un calciatore lontano dal sistema di Ancelotti, il terzino albanese è uno dei tre intoccabili (sempre titolare in tutte le gare della stagione) insieme a Koulibaly ed Insigne, e sta offrendo un rendimento positivo.
Hysaj è un calciatore dall’evoluzione strana, non convenzionale. La prima stagione a Napoli, da 21enne rampante, fu largamente positiva. Dopo c’è stato una sorta di down, come se Elseid avesse già raggiunto il suo massimo livello. Al Napolista ne abbiamo fatto una questione di mancanza di concorrenza, Maggio non rappresentava un reale contender per il posto da titolare, inoltre Sarri lo considerava intoccabile per il suo gioco. È come se l’ex Empoli si fosse adagiato, e allora sono venuti fuori i limiti essenzialmente tecnici del suo gioco. Il confronto con Ghoulam, anche dal punto di vista del progresso, era impietoso: da una parte c’era un onesto mestierante, dall’altra un calciatore che stava sfruttando un immenso potenziale tecnico e fisico.
Ancelotti
L’arrivo di Ancelotti, l’addio di Sarri e di Maggio, l’arrivo di Malcuit. Poi, il nuovo modulo, il Napoli che cambia. Hysaj resta sempre in campo, ma la percezione è quella della crescita. Della crescita in corso, come non si vedeva da tempo. È cambiato l’approccio al gioco, e la lettura è semplice: con Ancelotti, i terzini hanno libertà (se non l’obbligo) di andare, di attaccare la corsia, di sovrapporsi agli esterni e garantire ampiezza alla manovra. Il pallone passa dai loro piedi (contro il Torino, non a caso, Hysaj stato è il calciatore del Napoli con il maggior numero di tocchi di palla, 78), ma per essere portato, non smistato.
È una condizione diversa rispetto al passato, che in qualche modo agevola la tecnica non eccelsa di Hysaj: piuttosto che servire un passaggio preciso, Hysaj deve sovrapporsi e correre palla al piede, ha la forza e il fiato per poter rispondere a queste sollecitazioni. Certo, manca qualcosa in fase di rifinitura (come dire: per Ancelotti, avere Carvajal sarebbe decisamente meglio), ma i riscontri in questa fase preliminare del gioco d’attacco sembrano positivi: 11 lanci tentati e 7 andati a buon fine, 84% di precisione nei passaggi (Hamsik ha toccato quota 87%), e una heatmap che spiega la buona interpretazione dei movimenti richiesti dall’allenatore. Sotto, il grafico che mostra come abbia offerto una prestazione aderente alle richieste dell’allenatore, con sovrapposizioni interne ed esterne e persino qualche puntata sull’altra corsia.
Prospettive
Ora c’è da confermare questa sensazione, anche in relazione al prossimo esordio di Malcuit. Sì, ora Hysaj ha un concorrente, e forse siamo un po’ maligni e un po’ realisti se scriviamo che si vede. Le prestazioni tecniche e tattiche del terzino albanese sono migliori rispetto al recente passato, il cambio di gioco lo sta aiutando, a 25 anni da compiere nel prossimo febbraio c’è ancora tempo per un’evoluzione migliore, sotto ogni punto di vista.
In questo momento, il Napoli ha un terzino forse lontano dai top del suo ruolo ma affidabile e con margini sconosciuti di adattamento/miglioramento rispetto al nuovo sistema di gioco. I primi segnali sono positivi, in questo senso. Ora serve quella continuità di crescita che finora è mancata. Una mancanza che ha impedito ad Hysaj di migliorare il suo status, al netto delle uscite un po’ provocatorie del suo agente tra interesse del Chelsea e propositi di rinnovo.