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Ancelotti sfida la scaramanzia: «A Belgrado ho vinto due volte e poi ho sempre alzato la Champions»

Da Belgrado: «sono convinto che questa squadra possa dire la sua anche in Champions, magari non avrà l’esperienza di altre avversarie ma sono convinto che potrà giocarsela»

Ancelotti sfida la scaramanzia: «A Belgrado ho vinto due volte e poi ho sempre alzato la Champions»

Da giocatore e da allenatore

A Belgrado Carlo Ancelotti sfida la scaramanzia. In conferenza stampa ha ricordato che qui, allo stadio Marakana di Belgrado ha vinto due volte. Una da giocatore. E una da allenatore.

Tutte e due le volte è andata bene, abbiamo vinto la Champions. Magari non c’è due senza tre, ma sappiamo che il nostro girone è difficilissimo. Noi lo affrontiamo con entusiasmo, con grande voglia, siamo molto eccitati.

«Questa squadra potrà giocarsela»

Poi, ovviamente, il tecnico ha ricordato che «la Champions va affrontata partita per partita, noi pensiamo di essere competitivi. Ci sono le chiacchiere, e poi ci sono i fatti sul campo». E ancora: «Io sono convinto che questa squadra possa dire la sua anche in Champions, magari non avrà l’esperienza di altre avversarie ma sono convinto che potrà giocarsela». L’ennesimo attestato di stima nei confronti di un gruppo che incredibilmente viene ancora giudicato con diffidenza sia dal giornalismo nazionale sia da un bel po’ di tifosi del Napoli.

Ancelotti ha poi risposto alla domanda sulla partita Stella Rossa-Milan «che è passata alla storia come la partita della nebbia». Quella in cui nacque il Milan europeo di Sacchi e Berlusconi. In quel match, però, Ancelotti rimediò un’ammonizione e, poiché era diffidato, il giorno dopo Arrigo non potè schierarlo. La seconda volta era già allenatore, sulla panchina del Milan. «Venimmo qui a giocare i preliminari». Il Milan vinse 2-1 dopo l’1-0 di San Siro. Gol di Inzaghi e Seedorf.

E ha giustamente evidenziato che col Milan ha vinto due Champions non da favorito, «in tutte e due le occasioni siamo partiti dai preliminari. Solo col Real Madrid la Champions era un obiettivo».

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