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Oggi i De Laurentiis presentano la Bari. Codice di condotta: non si parla in dialetto

Alle 16.30 conferenza stampa allo stadio. L’allenatore sarà Cornacchini, lo sponsor Kappa. Perché il Napolista seguirà l’avventura barese di De Laurentiis

Oggi i De Laurentiis presentano la Bari. Codice di condotta: non si parla in dialetto
De Laurentiis e il sindaco di Bari Decaro il giorno della conferenza stampa a Bari

L’allenatore sarà Cornacchini

L’appuntamento è per le 16.30 allo stadio san Nicola di Bari per conferenza stampa di Aurelio e Luigi De Laurentiis che presenteranno la squadra che parteciperà – salvo improbabili ripescaggi dell’ultimo minuto – al campionato di Serie D. Dopo lunghe ricerche, è stato scelto l’allenatore: Giovanni Cornacchini.

Sponsor Kappa

Repubblica Bari scrive che il nuovo direttore generale sarà Matteo Scala e il ds Giuseppe Pompilio. “Insieme a loro, a completare momentaneamente lo staff (la situazione per ovvi motivi è ancora “ work in progress”), pure il fisioterapista Gianluca Cosentino, il team manager Giovanni Picaro e i due magazzinieri Pasquale Lorusso e Vito Bux. Nessuna indiscrezione circa il nuovo logo, ma lo sponsor tecnico è Kappa (come il Napoli) e le maglie d’allenamento sono di colore rosso. Provata anche una divisa con maglietta bianca e pantaloncini e calzettoni blu».

Il quotidiano scrive che il ds Pompilio sta provando a far tornare a Bari il portiere belga Jean François Gillet (assolto dalle accuse di combine) e il 27enne centrocampista Nicola Bellomo.
Qualche simpatica curiosità legata al “ codice di condotta” riservato ai giovani, che dovranno impegnarsi per parlare in italiano corretto ed evitare il dialetto. E queste sono indicazioni che resteranno, a prescindere da quale sia il campionato di riferimento.

Perché scriviamo della Bari

p.s. Ogni qual volta il Napolista scrive della Bari – siamo stati i primi a dare la notizia dell’acquisto della società da parte di De Laurentiis – in tanti sui social si innervosiscono, criticano, insultano, sfottono. Pur essendo certi che non servirà a nulla, spieghiamo brevemente perché ci occuperemo nei limiti del possibile della Bari.
Il Napolista non è un quotidiano calcistico tout-court, dopo otto anni non sappiamo più come spiegarlo. Da tempo scriviamo del rapporto a nostro avviso perverso e distorto della città di Napoli con De Laurentiis; siamo anche detestati per questo, spesso calunniati. Ci interessa seguire l’avventura del presidente del Napoli per capire quali dinamiche si creeranno in un’altra città del Sud, quale sarà il suo rapporto con la tifoseria e con la cosiddetta società civile barese (abbiamo anche intervistato il sindaco di Bari Decaro). Rapporto che qui a Napoli ha dato vita al papponismo unico movimento di rilievo per capire la città.
Probabilmente in questi anni il Napolista è cresciuto troppo, ha eccessivamente ampliato il proprio bacino d’utenza e quindi giocoforza tante persone ci scambiano per altro. Il Napolista voleva e vuole essere un modo per guardare e filtrare Napoli e anche per offrire punto di vista di una Napoli (la nostra) sulle cose del mondo, che siano – calcisticamente – la Bari, la Juventus, l’Inter, il Milan. Senza per questo diventare la barista, lo juventista e tutti gli isti del mondo.
Certi che queste righe non serviranno a placare gli insulti e le calunnie, però ci sembravano un atto dovuto per quelli che ce lo hanno chiesto. Ci sono tante persone che silenziosamente seguono il Napolista, e sono la stragrande maggioranza dei nostri lettori.           
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