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L’accusa di De Laurentiis: “Creano falsi obiettivi di mercato per screditarmi”

Nessuno ha colto il passaggio più importante della sua intervista. A Napoli si è creato un clima insostenibile, secondo il presidente creato ad arte

L’accusa di De Laurentiis: “Creano falsi obiettivi di mercato per screditarmi”

Delegittimarlo davanti ai tifosi

Lancia l’allarme democratico il presidente del Napoli Calcio Aurelio De Laurentiis durante l’intervista di ieri. I siti e i giornali hanno accuratamente evitato di parlarne. Non c’è da scherzarci. È una opinione del presidente ed è una mezza verità da non banalizzare, rimuovere.

Tra annunci di “non comprerò nessun attaccante, stiamo cercando un portiere”, De Laurentiis ieri ha detto qualcosa di impegnativo e di estremamente grave: «Il giornalismo, con grande superficialità, vuole sempre dire: “facciamogli comprare qualcuno” così poi lo screditiamo davanti alla piazza».

Capito? “Screditarmi” significa delegittimarlo. Dunque un complotto, sembra dire il presidente, che mira a mettere in discussione la sua presidenza e legittimità davanti al popolo dei tifosi. Qui sul Napolista lo scrivemmo chiaro e tondo a proposito del tormentone Cavani.

Il Napoli non è una cooperativa

Il fatto che lui ieri abbia aggiunto «a casa mia faccio quello che voglio», non è in contrasto con quanto affermato da mister Ancelotti. Carletto aveva detto a Dimaro che il Napoli è dei napoletani. Chi ha colto una contraddizione tra le due affermazioni, converrà nel prendere atto che l’impresa-società Napoli calcio non è una cooperativa i cui soci di diritto sono i tifosi napoletani. E dunque De Laurentis ha ragione che non possono essere improvvisati “esperti” a imporgli chi comprare e chi vendere. Anche se si tratta di un consiglio “aggratis”.

Come se non bastassero i toni minacciosi ed “estorsivi” di quella plebaglia ispirata da pessimi maestri che sul web chiedono la testa di De Laurentiis sognando un Napoli fatto di miti e miliardi, il circo mediatico sportivo e calcistico ha deciso di puntare (un po’ per vendere i loro prodotti in crisi) sull’asse Torino-Milano.

Noi del “Napolista” in solitudine avevamo avvertito del pericolo di questo asse mediatico Torino-Milano pronto a delegittimare Napoli. E infatti, anche oggi, tutti i giornalisti, esperti, ex, si sentono in dovere di lanciare classifiche improbabili e stabilire che dopo la Juve la favorita è l’Inter e il Napoli si perde al quinto, sesto posto. Cioè fuori la Champions.

La perenne girandola di nomi

Ma c’è anche altro. Solennemente ieri il presidente del Napoli ha giurato che non sta cercando di comprare un attaccante ma un portiere a tre giorni dalla chiusura del calciomercato. Vuole depistare? Benissimo, sarebbe suo diritto. Ma che il giorno dopo la sua smentita è ripartito il circo delle indiscrezioni, dei favoriti, degli acquisti improbabili davvero è fastidioso.

I tifosi stressati da questa girandola di nomi, di annunci di trattative in corso, di acquisti solo da perfezionare, di delusioni, rischiano di trasformarsi in miscele esplosive. E i media che alimentano queste illusioni devono essere consapevoli che stanno giocando con il fuoco.

De Laurentiis ha il pregio della chiarezza e ieri ha detto che si è stufato di questa campagna stampa eterodiretta. Ma soprattutto ha denunciato che questa campagna mira a rendere ingovernabile il San Paolo.

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