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Il tormentone Cavani serve solo a spegnere l’entusiasmo per questo Napoli

Somiglia all’estate di due anni fa, vissuta nell’attesa del tradimento. I tifosi del Napoli sembrano ciechi, non riescono a vedere la forza di questo progetto

Il tormentone Cavani serve solo a spegnere l’entusiasmo per questo Napoli

Sembra l’estate di due anni fa

Che scocciatura. Odio i tormentoni. Ricordate proprio a Dimaro due estati fa? Viene o non viene? Rimane o se ne va? Erano i giorni e le ore del grande tradimento di chi sappiamo noi. E chi se li scorda quei giorni amari. Oggi invece ce la stiamo mettendo tutta per annullare, ridurre, mortificare, rendere innocua la bella rivoluzione del Napoli.

Se solo potessi scambiare qualche battuta a quattr’occhi con il nostro presidente De Laurentiis gli porrei una domanda, una sola domanda: “Presidente, perché solo adesso?”.

A noi piacciono le tragedie più che le farse

La psicologia dei nativi e degli umani è il mistero dell‘universo.
Prendiamo per esempio i nostri amati tifosi del Napoli. I nativi, giust’appunto.
Non è un caso che due anni fa ci automassacrammo con il tormentone sul tradimento dell’innominato. A noi piacciono le tragedie più che le farse. Ma il tempo rende giustizia, come abbiamo visto in queste ore. Quello emigrò al Nord ma in cambio quel capitale guadagnato è servito al Presidente per fare investimenti importanti, acquisti meravigliosi. E prima o dopo lo dovremo anche riconoscere.

I tifosi del Napoli sembra ciechi

Ma le curve, i nativi hanno pregiudizialmente un atteggiamento ostile, contrario al Presidente. Ed è un peccato.
Prendiamo la cecità di questi giorni. Durante un lungo viaggio in auto, mia moglie fece ascoltare alla famiglia un audiolibro che raccontava di uno strano sortilegio per cui si diffonde una epidemia in un Paese che rende ciechi. I colpiti vengono tutti trasferiti in un casermone circondato da militari pronti a sparare.

Ecco, i tifosi napoletani mi sembrano i ciechi del racconto. Perché non vedono le novità, gli acquisti, il cambio di passo della società Napoli calcio? Qual è la causa di questa malattia direi quasi sadomasochista?

Castel Volturno

Vi invito a vedere alcune cose, a mettere in fila alcuni eventi. A provare a chiederci perché oggi, all’improvviso, il presidente De Laurentis ha deciso di stupirci tutti quanti. Il primo dato indiscutibile è il cantiere aperto a Castel Volturno. La decisione di aprire e sviluppare il settore giovanile, facendo investimenti importanti.

Ma ricordate che fino a ieri il centro sportivo di Castel Volturno era una vergogna? Che mancava qualsiasi cosa?

E prima ancora di avviare i lavori a Castel Volturno e di inciarmare il progetto nuovo stadio, è arrivato l’Angelo Sterminatore dei pregiudizi, dei disfattisti, di quelli a cui non va bene mai nulla.

È il Prescelto che porterà il popolo dei tifosi del Napoli in vetta, in cima. Quello che crede nel progetto del Napoli, a differenza del suo predecessore che dopo Natale ha cominciato a carezzare l’ipotesi di emigrare fuori dall’Europa per non affondare con la squadra, visto che non credeva nella nave, cioè nel Napoli.

La gioia del nuovo Rinascimento

I nuovi acquisti e quelli mai scartati dagli armadi già nei primi giorni di Dimaro hanno avuto (e avranno) la possibilità di mettersi in mostra, di essere valutati. Solo allora De Laurentiis e Ancelotti decideranno le operazioni da fare, le vendite e gli acquisti.

Ognuno di noi ha un sogno che vorrebbe veder realizzato. Non sopporto però il tormentone di questi giorni. Perché ha un che di luciferino. È fatto apposta per spegnere l’entusiasmo, la gioia del nuovo Rinascimento che il Napoli vuole inaugurare.
Dobbiamo essere più realisti del re. Non avere paura di non farcela con le forze che abbiamo adesso. Siamo una città che si riconosce in una squadra. Non bisogna mai dimenticarlo. E forza Napoli sempre.

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